MAFIA A FONDI, TUTTI A GIUDIZIO. PROCESSO A OTTOBRE

01/07/2010 di

di MARCO CUSUMANO *

Tutti a giudizio ma, in alcuni casi, con posizioni molto più blande rispetto alle contestazioni. Il processo per le infiltrazioni mafiose a Fondi, legato all’inchiesta “Damasco 2”, inizierà il 20 ottobre presso il collegio penale del Tribunale di Latina. Ieri si è conclusa l’udienza preliminare a Roma, davanti al giudice Aldo Morgigni. Dopo circa tre ore di camera di consiglio il giudice ha letto il lungo dispositivo.

A giudizio 37 persone in tutto, ma alcuni capi di imputazione sono caduti con una sentenza di non luogo a procedere. Il filone dell’inchiesta legato agli appalti per la costruzione delle cappelle gentilizie al cimitero ha subito un duro colpo, ma anche per altri appalti sono cadute le accuse. Per la maggior parte degli indagati resta in piedi l’accusa di associazione per delinquere, a partire da Riccardo Izzi, considerato dagli investigatori il “ponte” tra il Comune di Fondi e il gruppo criminale che indirizzava appalti e gestiva interessi economici.

Il 6 luglio 2009 finirono in carcere Carmelo e Venanzio Tripodo, Franco e Pasqualino Peppe, Vincenzo Bianchò, Antonio Schiappa, Alessio Ferri, Igor Catalano, Giuseppe Bracciale, Antonino D’Errigo, Massimo Anastasio Di Fazio, Dario Leone, Pietro Munno, Gianfranco Mariorenzi, Tommasina Biondino e Riccardo Izzi. Alcuni giorni dopo si costuì Aldo Trani. Gli altri indagati sono Gemma Peppe, Enza Petrillo, Tiziana Simonelli, Loredana Trani, Maria Laura Trani, Pasquale Valentino Forti, Deborah Ruggieri, Serafino Stamigni, Vincenzo Ialongo, Raffaele Vincenzo Boccia, Nazareno Puglia, Sisto Bianchi, Roberto D’Agostino, Ennio Giovannoni, Massimiliano De Filippis, Luigi Griffo, Valentino Marrocco, Carmine Terracciano, Maria Gentile, Luciano Zizzo e Roberto Padula.

Oggi sarà depositato il dispositivo del giudice Morgigni e si potranno conoscere esattamente i reati contestati a ognuna delle persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta. Sempre oggi si discuterà la ricusazione del Gup Aldo Morgigni presentata dai legali Angelo Palmieri e Giulio Matrobattista per conto di Carmelo Tripodo e Aldo Trani. Recentemente la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’avvocato Maria Antonietta Cestra per Venanzio Tripodo e Antonino D’Errigo, disponendo l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.

Il quadro è tecnicamente complesso, ma una volta iniziato il processo a Latina, a ottobre, si entrerà nel merito delle accuse ascoltando i testimoni dell’accusa e della difesa. Una lunga serie di appalti sarebbero stati pilotati grazie agli appoggi del gruppo criminale nell’amministrazione comunale di Fondi: la Procura contesta l’associazione per delinquere di stampo mafioso promossa e diretta da Carmelo Giovanni Tripodo, Antonino Venanzio Tripodo e Aldo Trani.

* Fonte: Il Messaggero  01-07-2010