CASSAZIONE: I PONTILI DI PONZA DEVONO RIMANERE SOTTO SEQUESTRO

17/06/2010 di

Devono rimanere sotto sequestro, a Ponza, i pontili realizzati abusivamente – che occupano specchi d’acqua destinati alla collettività – e costruiti in maniera invasiva tanto da finire per essere dei veri e propri ‘porti galleggiantì, per yacht di 40 e più metri, stazionanti per lunghi periodi, e non dei semplici punti di ormeggio.


Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni (da poco depositate) con le quali rende noto perché, lo scorso 3 marzo, ha detto ‘nò al disseguestro dei pontili chiesto dai gestori dei ‘molì abusivi: Silverio Parisi, Danilo De Maio, Vincenzo Mazzella e Silverio Porzio. Dunque, anche questa estate ci potranno essere difficoltà di attracco nell’isola frequentata dalle imbarcazioni di tanti vip, come il ‘Pacha IIÌ di Caroline di Monaco, ospite fisso in quell’isola.

La Suprema Corte spiega anche che le autorizzazioni temporanee con le quali il sindaco dell’isola pontina (anche lui con interessi nella gestione dei pontili) ha tentato di sanare la situazione, non hanno alcuna validità dal momento che i permessi per delle opere così pesanti e dotate di «corpi morti» depositati sul fondale marino hanno bisogno di un ‘nulla ostà della Regione. Il sindaco non basta e non può nulla. È stata così convalidata, dalla Cassazione, l’ordinanza con la quale il Tribunale di Latina, lo scorso nove luglio, aveva ratificato i decreti di sequestro emessi dal gip il 18 giugno 2009.