SOGIN: “OGNI RINVIO E’ UN PREGIUDIZIO PER LA SICUREZZA”
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La prima riguarda la sicurezza. Come abbiamo già avuto modo di dire, il deposito temporaneo, destinato ad ospitare esclusivamente i rifiuti provenienti dalla centrale di Borgo Sabotino, è essenziale per migliorare le condizioni di sicurezza. La stessa autorità di controllo, quando a suo tempo ha approvato il progetto per il trattamento dei rifiuti prodotti durante lesercizio della centrale, ha richiesto che essi fossero sistemati in maniera più adeguata.
Lattuale situazione non soltanto non è ottimale né allineata alle migliori pratiche internazionali, ma soprattutto è esposta al progressivo degrado. Sogin non può condividere questa prospettiva, ritenendo, come ho avuto modo di dire anche nella lettera di ieri, che la sicurezza dei lavoratori, delle popolazioni e la tutela dellambiente costituiscono impegni prioritari per ogni soggetto industriale, tanto più per chi opera nel settore nucleare.
Credo che ogni rinvio o intento dilatorio costituisca, oltre che un aggravio dei costi – ma ciò è il meno – un grave pregiudizio alle ragioni della sicurezza.
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Il deposito è unopera indispensabile anche per la prosecuzione delle attività di smantellamento della centrale. Limpianto di Borgo Sabotino non dispone di adeguate strutture di stoccaggio, come invece altri impianti nucleari. E pratica diffusa, anche in Paesi che si sono dotati di deposito nazionale, prevedere sugli impianti adeguate strutture per la sistemazione temporanea dei rifiuti.
Peraltro, le caratteristiche tecniche dei due tipi di struttura sono molto diverse ed è quindi impensabile che ledificio in questione, sia in ragione delle sue dimensioni sia della sua configurazione, possa divenire deposito definitivo.
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Infine, desidero ricordare che Sogin è obbligata a dar corso tempestivamente alle attività oggetto di ordinanza del Commissario delegato per la sicurezza dei rifiuti radioattivi. Esse, come noto, costituiscono obbligo per gli amministratori della società e, considerate le ragioni di indifferibilità ed urgenza che le sostengono, sono vincolo cogente anche per le amministrazioni naturalmente competenti, come hanno confermato le decisioni del Tribunale amministrativo del Lazio e del Consiglio di Stato.
In futuro, spero che ogni attività di Sogin per le quali codesta amministrazione è competente sia oggetto di adeguato confronto nellambito delle normali procedure amministrative e che non vi sia più ragione di ricorrere a istituti straordinari.
Ciò esige, però, un confronto aperto, scevro da pregiudizi, e una piena assunzione di responsabilità da parte di entrambi.