ITRI, INCIDENTE SUL LAVORO: MORTI DUE OPERAI

11/06/2010 di

Ancora morti sul lavoro: due operai, Renzo Di Biase, 50 anni, e Luigi Ruggeri, 55, sono rimasti schiacciati dal crollo di una gru in un cantiere a Itri, in provincia di Latina. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 17, in un cantiere edile di una ditta che lavorava alla ristrutturazione di un palazzo, nel centro della cittadina pontina. Secondo una prima ricostruzione i due operai si trovavano sul cestello mobile di una gru e stavano lavorando al rifacimento della facciata dell’edificio quando, per cause ancora in corso di accertamento, il cestello si è staccato precipitando a terra e schiacciando i due uomini che sono morti sul colpo.

Sul luogo dell’incidente sono intervenute le forze dell’ ordine, insieme ai vigili del fuoco di Latina e Terracina ed alle ambulanze del 118. L’area è stata transennata. Momenti di tensione da parte di alcuni parenti giunti sul posto dopo aver appreso del tragico infortunio. Il cantiere è stato attualmente sequestrato per consentire i rilievi e la ricostruzione della dinamica.

Sempre oggi, nel Pontino, a Formia, un operaio di 55 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da circa 7 metri, in un cantiere. L’uomo è stato trasportato in codice rosso in ospedale. Il 3 marzo scorso simile sorte dei due operai morti oggi era toccata a un operaio schiacciato da un escavatore mentre stava lavorando in un cantiere stradale per la messa in sicurezza della Pontina, a Latina. L’uomo era stato travolto dal mezzo che stava facendo retromarcia. Nell’aprile scorso, invece, un uomo di 74 anni, Alfredo Cannavale, era morto dopo essere caduto da un’impalcatura in un cantiere edile di Formia. L’uomo, titolare della ditta che stava eseguendo dei lavori edili in un palazzo.

L’INCHIESTA – Sull’incidente sul lavoro ad Itri nel quale sono morti Renzo Di Biase di 50 anni e Luigi Ruggeri di 55 anni, la Procura di Latina su disposizione del pm di turno Marco Giancristofaro, ha aperto una inchiesta ipotizzando, come da prassi in questi casi, le accuse di omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. Nei prossimi giorni invece avverrà la nomina dei consulenti per accertare se i mezzi adoperati nel cantiere per la ristrutturazione della palazzina fossero a norma di legge.

LE REAZIONI – «Sono profondamente addolorata per l’ennesimo incidente mortale avvenuto in un luogo di lavoro». Lo afferma il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. «Esprimo -aggiunge – le mie sentite condoglianze alle famiglie dei due operai che hanno perso la vita oggi pomeriggio nel cantiere edile in provincia di Latina. È doveroso ora accertate le cause e le responsabilità che hanno portato a questa tragedia e che in maniera seria da parte di Istituzioni, sindacati, aziende, associazioni di categoria ci sia un impegno reale e concreto per porre fine al dramma delle morti bianche nel nostro Paese».

«Purtroppo mi costa dire che le morti sul lavoro sono oggi l’altra faccia della crisi che il nostro Paese sta attraversando. Non ci sono giustificazioni che tengano di fronte a simili tragedie: lavorare non può significare mettere a repentaglio la propria vita». Lo afferma Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio. «Esistono leggi che tutelano la sicurezza nei luoghi di lavoro e che i datori di lavoro hanno l’obbligo di rispettare e far rispettare. Nostro compito è evidentemente quello di continuare a lavorare perchè vengano intensificate forme di controllo e che vengano inasprite le pene per chi consente un sistema di illegalità diffusa», conclude.