CISTERNA SALUTA MASSIMILIANO RAMADU’

20/05/2010 di

Per tre volte la mamma di Massimiliano Ramadù ha urlato il nome di suo figlio alla fine del rito funebre che si è celebrato, nel pomeriggio in forma privata nella chiesa di Santa Maria Assunta in cielo a Cisterna di Latina, dopo il rientro della salma da Roma.

Al rito funebre, officiato dal vescovo di Latina Giuseppe Petrocchi, hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine e delle istituzioni della provincia, insieme a centinaia di cittadini che hanno affollato la chiesa per rendere omaggio al soldato ucciso lunedì in Afghanistan. Dura la condanna del vescovo al terrorismo: «La lotta contro il terrorismo – ha detto – presuppone il dovere morale di fare in modo che non sia alimentato. I Paesi devono promuovere una società più giusta, prospera e serena. Nessun popolo può pensare al singolare, perchè ogni autarchia equivale all’ eutanasia dello Stato civile e politico».

Il vescovo ha poi ricordato la figura di Massimiliano e quella dei soldati, che ha definito «ministri della sicurezza» e «sentinelle della libertà». All’esterno della chiesa fiori e messaggi per Massimiliano sono stati lasciati da centinaia di cittadini.