Latina, sollevatore donato all’ospedale Goretti

24/01/2013 di
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Entrerà presto in funzione il Sollevatore donato al reparto di Rianimazione diretto dal dottor Carmine Cosentino dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il macchinario è stato donato da Antonietta Parisi, mamma di Daniele e membro dell’Anlaids Lazio, grazie ai numerosi contributi ricevuti dalle persone che la seguono nei suoi progetti e grazie soprattutto alla vendita del libro dal titolo “La Forza dell’Amore” scritto da Cerasella Da Ros ed edito da “C’era Una volta”.

Il Sollevatore, del costo di 16mila euro e di grande utilità per l’ospedale, consente di sollevare le persone in coma per permettere a medici ed infermieri di accudirli nel modo migliore senza creare traumi. La stanza dove si trova il sollevatore è stata dedicata a “In Ricordo di Daniele”.

Hanno presenziato alla cerimonia di questo pomeriggio il Dottor Cosentino, il Dottor Soscia, il Direttore Generale del Goretti Stefano Savino, il Direttore Generale Renato Sponzilli, il Direttore Sanitario Aziendale Bruno Cassetta, Padre Osvaldo, l’attore di fotoromanzi Danilo Verde, sempre accanto all’Anlaids Lazio e, naturalmente, Antonietta Parisi.

“E’ uno strumento molto importante – ha spiegato il Dottor Cosentino – perché salvaguardia il paziente per la mobilizzazione. Gran parte dei nostri pazienti sono affetti da politraumi, quindi con fratture, lesioni celebrali, lesioni toraciche e quindi quando si vanno ad accudire bisogna prestare loro particolare attenzione. La struttura mette al riparo il paziente dalle lesioni. Siamo la seconda struttura del Lazio che ha questa strumentazione e in Italia siamo in pochissimi ad averla. Grazie a tutti gli infermieri e al personale sanitario che hanno permesso che il macchinario sia già operante”.

“Un’altra giornata memorabile quella di oggi – ha dichiarato la mamma di Daniele – con un altro obiettivo raggiunto. Questa è la migliore risposta a chi mette in giro voci false e tendenziose sul mio operato. Ribadisco ancora una volta che le donazioni che ricevo finiscono tutte nell’acquisto dei macchinari e dei numerosi progetti che porto avanti. Nelle mie tasche non finisce nemmeno un centesimo, va tutto in beneficenza In Ricordo di Daniele, beneficenza concreta che si tocca con mano. Per quei pochi scettici che rimangono, li invito a rimboccarsi le maniche e ad aiutarmi se ne sono capaci. Criticare è un sport troppo facile, bisogna agire. E proprio per questo, dopo aver tagliato il traguardo del sollevatore, vado avanti con i prossimi progetti che vi comunicherò a breve. Grazie ancora a tutti”.

  1. Complimenti a tutti coloro che con la loro generosita’ hanno contribuito a realizzare questo importante traguardo al fine di alleviare le sofferenze della vita.

  2. forse così smetteranno di far venire piaghe da decubito ai ricoverati…talloni, nuca e osso sacro…massacrati…è un gran problema, girare un paziente ogni 2 ore non costa nulla….una piaga costa 150€ al giorno in medicazioni…