Nel Lazio 63 casi di malasanità

22/01/2013 di
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Da aprile 2009 a dicembre 2012 si sono verificati nel Lazio 63 casi di presunta malasanità, 42 dei quali si sono conclusi con la morte del paziente: questi i dati della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, che ha presentato la sua relazione finale.

In tutta Italia i casi registrati sono stati 570: si tratta di errori del personale medico e cattivo funzionamento del sistema. Le regioni sottoposto al piano di rientro dal disavanzo presentano un maggior numero di casi.

La situazione del Lazio «è vicina a quella delle regioni del sud. Si spende molto e si eroga sanità di cattiva qualità, sprechi enormi, poche responsabilità e nessuno paga mai», ha detto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, Antonio Palagiano. Nel Lazio 6 gli episodi relativi al pronto soccorso e al 118. Persone visitate e poi mandate a casa con leggerezza, ma decedute poco dopo, pazienti morti dopo aver atteso per ore di essere visitati, ambulanze prive di defibrillatori.

«C’è ovviamente da distinguere il campo amministrativo da quello medico – ancora Palagiano -. Si chiede spesso di rispondere al medico per colpe che magari non ha, denunce che noi abbiamo ricevute su lesioni colpose sono archiviate secondo le procure per il 98% dei casi. Chi invece è responsabile degli sprechi che dissanguano le casse dello stato e le tasche dei cittadini non risponde mai». Secondo Palagiano «tutto il debito creato nelle regioni non virtuose in questi anni, tra cui il Lazio, qualcuno lo avrà anche prodotto, ma il politico di turno non paga mai».

  1. …..e non parliamo poi dei casi sanitari legati all’età. Vi è mai capitato di assistere alla strafottenza di alcuni nosocomi e quindi sanitari nella cura dei malati anziani? A mè sì, con mio padre, morto diversi anni fà in un reparto del Goretti di Latina, dopo un ricovero di 21 giorni, mai fatta una diagnosi, solo parole e tanta indelicatezza nei confronti di noi familiari che nutrivamo almeno la speranza di vedere nostro padre morire serenamente, invece di prenderci in giro; ci fu detto prima una pancreatite, poi un ulcera, poi un male cattivo, poi niente, solo la morte con dolori atroci e solo qualche antidolorifico per attutire i dolori. Se ci ripenso mi viene la rabbia di come ci trattavano quando chiedevamo qualcosa o nostro padre chiedeva aiuto.
    Parliamo anche di questo; i nostri anziani abbandonati al loro tragico destino, tanto secondo loro………..

  2. Ovviamente come un branco di pecore, votate Storage che ha creato un buco nella sanità del Lazio, come la sua degna compare Polverini. Mi raccomando, votate di nuovo quei Fiorito della Destra…
    Almeno Marrazzo era gay nella sua vita privata, ma non ha fatto soffrire la regione come quelle xxx fasciste!