UDC-POLVERINI, PER ORA È APPOGGIO ESTERNO

10/05/2010 di

L’Udc, fa il punto con i dirigenti locali, e resta sulla posizione dell’appoggio esterno. Renata Polverini prende tempo e rassicura: i centristi fanno parte della coalizione ed entreranno in giunta. Ma tutto lascia intendere che non accadrà a breve.

«Più passa il tempo, più è difficile il nostro ingresso in tempi stretti, ma il pallino ora sta a lei» sintetizza un centrista. Si guarda piuttosto a dopo l’estate, magari con il coinvolgimento del rimpasto del Campidoglio. Intanto l’Udc rimane «responsabilmente» all’ appoggio esterno, in attesa che la governatrice trovi, come ha spiegato il consigliere regionale Rodolfo Gigli, «la quadratura del cerchio» nel puzzle delle correnti, dei partiti e delle ‘quote rosà. «Trovi lei, con il Pdl, la soluzione – aggiunge Gigli – Ma non mi sembra che al momento sia in grado di farlo». Polverini da parte sua ha messo due poltrone («in giunta ci sono due posti che andranno a loro» ha detto chiaro e tondo) ma perchè un Udc vi si sieda bisognerà aspettare. Perchè se è vero che l’alleanza politica c’è («l’Udc fa già parte della coalizione»), oggi Polverini ha spiegato che «si tratta di trovare il momento più giusto per tutti».

L’Udc da parte sua chiede rispetto per i patti. È disposto a scendere da tre assessori a due, ma che almeno siano due uomini. Il che significa che Polverini deve mettere mano ai signori della sua giunta per liberare le poltrone già occupate. Ma in questo momento scalzare qualcuno sembra difficile, ed ecco perchè negli ambienti del centrodestra si guarda con attenzione a dopo l’estate, quando il sindaco di Roma Gianni Alemanno allargherà la sua squadra per gestire i nuovi poteri di Roma Capitale. Un allargamento che potrebbe dare agio di manovra anche a Polverini: «Rimpasto? Siamo appena agli inizi» ha affermato oggi la presidente. Chi potrebbe uscire dalla giunta? C’è oggi chi fa il nome del viterbese ex Forza Italia Francesco Battistoni, che almeno, a differenza degli altri, resterebbe consigliere regionale.

L’altro nome che circola da un pò è quello dell’Ugl Stefano Cetica, ma c’è anche chi è certo che Polverini non vorrà rinunciare a un ‘suò uomo forte in squadra. Per cui l’altro ‘immolatò dovrebbe essere un ex An, una via però più difficile da praticare. Oggi intanto il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa ha riunito intorno a un tavolo i dirigenti locali, i consiglieri regionali eletti e i deputati del Lazio per fare punto. Il segretario ha spiegato ai suoi dirigenti il contenuto della telefonata che ha ricevuto ieri dalla Polverini. La governatrice, avrebbe spiegato ai suoi, che era preoccupata dall’affondo di Casini, che ha partecipato all’ultima parte della riunione di oggi. Cesa le ha ribadito che quanto affermato dall’ex presidente della Camera è esattamente quanto l’Udc sostiene da settimane. «Abbiamo preso atto della sua incapacità di trovare una soluzione che le permettesse di mantenere gli accordi» il commento di Gigli a fine riunione. I dirigenti centristi hanno poi confermato Aldo Forte sulla poltrona di capogruppo in Consiglio, e hanno indicato, altro segno della ‘tregua armatà che si prevede per la prima seduta dell’Aula del 12 maggio, il vicepresidente in pectore della Pisana: sarà Raffaele D’Ambrosio e non Rodolfo Gigli, come si era ipotizzato. E se fosse Gigli, prima o poi, a entrare in giunta così da garantire, uscito di scena Battistoni, la presenza di un assessore di Viterbo?