Uffici e traslochi, De Marchis: “Enorme buco per il Comune”

14/01/2013 di
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“In questi giorni dovrebbe partire la razionalizzazione degli uffici comunali, un’operazione pensata per far risparmiare soldi al Comune che invece si sta trasformando in un enorme buco finanziario”. Il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis interviene sul caso ricordando come in origine la delibera della giunta comunale prevedeva di lasciare gli uffici e gli immobili per i quali il Comune pagava un canone di locazione spostando gli stessi uffici in immobili di proprietà comunale.

“Un’operazione condivisibile – commenta De Marchis – se non fosse per il fatto che è stata messa in moto una dinamica impazzita dei traslochi che è finita per costare tre volte di più rispetto a quanto si risparmia. La prima operazione – continua il capogruppo – prevedeva di risparmiare circa 400mila euro l’anno, molti dei quali dovuti all’affitto del Pegasol, operazione portata a termine qualche anno fa dalle stesse forze politiche che oggi sostengono in giunta il contrario. Tuttavia negli ultimi giorni, non si sa bene in base a quale criterio, sono stati adottati una serie di atti deliberativi successivi che di fatto stravolgono questa impostazione avviando un vorticoso giro di traslochi che finiscono per essere il doppio rispetto a quelli previsti”.

Si è preferito, sostiene il Pd, trasferire uffici al posto di altri uffici occupati invece che trasferire quelli in affitto nelle sedi di proprietà comunali che erano libere. Atto questo ha comportato un notevole aggravio di costi che viene stimato in quasi un milione di euro a fronte di quelli che si prevede di risparmiare.

“Anche in questo caso – dice ancora il capogruppo del Partito democratico – emerge con chiarezza la debolezza decisionale di questa amministrazione che non sa assumersi le responsabilità delle scelte e finisce per avviare anche attorno al semplice trasferimento di uffici una trattativa sindacale tra le parti e i dirigenti che provoca una spesa inutile e dannosa per le casse comunali. Chiederemo al sindaco di rivedere il provvedimento – conclude Giorgio De Marchis – e soprattutto di avviare il ripensamento della delibera prima che i costi ulteriori si abbattano sulle casse comunali”.