Petrucci saluta il Coni: mi impegno a San Felice Circeo

09/01/2013 di
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«I 14 anni di presidenza Coni sono stati straordinari sotto tutti i punti di vista. Sono cambiati i governi e con tutti abbiamo avuto un ottimo rapporto. Ho dovuto riconoscere come sempre che i risultati sono stati ottenuti perchè accanto ho un colosso come il segretario generale Pagnozzi, a lui riconosco intelligenza, prontezza di intervento quando serve una immediatezza di decisione». Il presidente del Coni Gianni Petrucci si congeda così dall’ultima seduta della Giunta sotto la sua presidenza cominciata nel 1999.

«La bellezza di questo lavoro che sto per lasciare è il rapporto umano con tutti -ha proseguito il numero uno dello sport italiano-. Oggi sono fiero di dire che il Coni è in buona salute, con alcuni problemi ma saranno certamente risolti dai miei successori, ma è certamente un Coni che ha fatto fare bella figura al Paese e di questo vado fiero». Petrucci, destinato alla presidenza della Federbasket ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato con lui, a partire da Pagnozzi. «Il rapporto umano è straordinario. Siamo nati quasi insieme nel Coni. Ci sono poi i due vicepresidenti, Luca Pancalli e Riccardo Agabio che ringrazio. Con Renato Di Rocco abbiamo fatto una vita insieme. Ho abbracciato simbolicamente tutti quanti e mi hanno regalato un orologio pagato di tasca loro. Ringrazio tutti i dirigenti federali, la segreteria, tutti quanti».

«Una delle forze di questo Coni è che con una delle federazioni più difficili come la Figc abbiamo un rapporto improntato alla massima correttezza e rispetto dei ruoli da parte di entrambi – sottolinea Petrucci – Ritengo che tutte le federazioni sono importanti ma la Figc è una realtà completamente diversa perchè rappresenta un mondo che è sotto gli occhi di tutti per popolarità e come ritorno sui media. Una cosa difficile per chi prenderà il mio posto sarà mantenere un certo rapporto».

Il Presidente uscente del Coni esclude un suo prossimo impegno in politica: «Ognuno deve fare le scelte che ritiene più logiche. Io ho un impegno pesante a San Felice Circeo. La Federbasket è importante, una attività politica se la fai devi farla a tempo pieno. Mi è stata fatta, come sapete, una proposta, ma non ritengo che si possano fare tutte due le cose con lo stesso impegno».

«Ogni volta che qualcosa va male si dice: ‘Serve una legge quadrò. Quello che dico è, il Parlamento faccia tutte le leggi che vuole, il Coni le rispetterà. Abbiamo riformato le province ma non è un vanto verso il Parlamento, è un impegno che avevamo preso e vedrete che le cose andranno avanti benissimo. C’era una legge che non costava nulla ed è quella sull’impiantistica. Mi dispiace che in tutti i programmi dei partiti politici non ci sia una parola sullo sport, questa la trovo una grave mancanza. Il ‘Libro biancò ha dimostrato la rilevanza sul Pil di un intervento sull’attività motoria oltre a quella già iniziata».