CASO BATTISTI, SCOTTI: BENE GIUSTIZIA BRASILE, ATTENDIAMO SVILUPPI

30/04/2010 di

«Vorrei esprimere la nostra soddisfazione per quanto è accaduto finora. La giustizia brasiliana sancendo che Battisti non è un rifugiato politico ha detto la parola fine su una posizione che era inaccettabile per un paese che vuole essere pienamente uno stato di diritto. Detto questo seguiamo lo sviluppo della vicenda con grande rispetto per le procedure di un paese sovrano». Lo ha detto il sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti, parlando della vicenda di Cesare Battisti, l’ex terrorista pontino trattenuto in Brasile, nel corso della sua visita a Washington.

Una missione, quella del sottosegretario, tutta dedicata al rilancio delle relazioni tra l’Italia, l’America Latina e l’America centrale, attraverso un’intensa cooperazione economica e sul fronte del contrasto della lotta al terrorismo e al narcotraffico, come ha spiegato l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Giulio Terzi, che ha offerto oggi in onore del sottosegretario una colazione a Villa Firenza alla quale hanno partecipato i massimi dirigenti di alcuni tra i più importanti ‘think tank’ americani, autorità dell’amministrazione Obama come il direttore per gli affari europei del Dipartimento di Stato, Maureen Cormack, e della Casa Bianca Tobin Bradley, oltre agli ambasciatori dei maggiori paesi americani negli Stati Uniti e presso l’Organizzazione degli Stati Americani. Scotti, nel corso della sua due giorni a Washington, ha incontrato ieri il Segretario Generale dell’Osa (Organizzazione degli Stati Americani) Amb. Jose Miguel Insulza. Quindi ha preso parte all’ Atlantic Council Annual Awards Dinner. Oggi Scotti ha incontrato Daniel Restrepo, Special Assistant del Presidente e Senior Director for Western Hemisphere Affairs, del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Quindi l’Ambascitore Arturo Valenzuela, Assistant Secretary for Western Hemisphere Affairs, del Dipartimento di Stato. Il sottosegretario si è detto ottimista sul rientro dell’Honduras tra i paesi dell’Osa. «L’Italia è favorevole a questo passaggio. Sin dall’inizio della crisi – ha aggiunto Scotti – abbiamo sempre avuto una posizione convergente con quella dell’Osa e dell’Unione Europea. Crediamo che si sia chiusa una fase e crediamo sia fondamentale anche la scelta di dare il via alla commissione per la verità. Il nuovo presidente Lobo sta facilitando questo cammino positivo. Tutti stiamo lavorando per una soluzione soddisfacente e credo che ritardare questa fase non sia utile».