Decreto Rifiuti, il Comune di Latina pronto al ricorso

09/01/2013 di
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Il comune di Latina dichiara guerra al Decreto Rifiuti firmato dal ministro Corrado Clini. A ribadire il loro no ai rifiuti di Roma il sindaco Giovanni Di Giorgi e l’assessore all’Ambiente Fabrizio Cirilli nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’indomani della presentazione del piano.

L’amministrazione comunale impugnerà, infatti, il decreto sull’emergenza rifiuti chiedendone l’immediata sospensiva, visto che, di fatto, non risolverebbe il problema.

Tanti i dubbi in merito al piano. Primo fra tutti il destino dei rifiuti romani dopo la fase di pre-trattamento a Latina.

“Il ministro Clini – afferma Fabrizio Cirilli- verbalmente ha assicurato che i rifiuti pre-trattati non resteranno a Latina, ma non ha spiegato in base a quale meccanismo ciò dovrebbe accadere. E’ chiaro che se i rifiuti tornassero a Roma si configurerebbe anche un danno erariale per un doppio trasporto. Ho fatto anche notare che già la provincia di Latina è in emergenza pre-trattamento perché se tutti i comuni pontini si mettessero in regola, come ha fatto Latina, con il pre-trattamento presso la RIDA di Aprilia, questo impianto sarebbe esaurito nelle sue capacità”.

In soldoni, i rifiuti della Capitale dovrebbero giungere nelle altre province del Lazio solo per essere trattati, insomma, per poi fare ritorno a Roma, ma, come sottolinea il sindaco Di Giorgi, di fatto sul decreto non viene specificato che i residui dei rifiuti pretrattati torneranno a Malagrotta. E se questo non avvenisse i rifiuti verrebbero sicuramente riversati nelle discariche pontine, fino alla saturazione delle stesse.

Gli amministratori non escludono azioni estreme: “Se sarà necessario bloccheremo anche i camion diretti alla discarica di Montello – assicurano Di Giorgi e Cirilli – Non accetteremo che a Latina venga realizzato un polo dei rifiuti a servizio della Capitale”.

Contrario al Decreto Rifiuti anche Bruno Landi, amministratore delegato di Ecoambiente, la società che gestisce una parte della discarica di Borgo Montello: “La discarica è vicina all’esaurimento e che con i rifiuti  di Roma  si riempirebbe in pochi mesi”.

Dello stesso parere il centrosinistra pontino – Pd, Sel e Psi – che hanno tenuto una conferenza stampa di fronte alla discarica per ribadire la loro opposizione all’arrivo dei rifiuti da Roma. Impossibile oltre che vergognoso, secondo il centrosinistra, scaricare su Latina tutti i problemi di Malagrotta.

Dura anche la posizione dell’assessore provinciale di Latina, Enrico Tiero, che in una nota inviata alla stampa chiede al sindaco Di Giorgi e all’intera assise comunale la revoca della cittadinanza onoraria al ministro Corrado Clini. “Al ministro Clini – scrive Tiero nella nota – che non ha di certo a cuore il nostro territorio, pur essendo di chiare origini pontine, dico: lo sa, caro ministro, che il percolato dell’immondizia di tutti gli invasi dove va a finire? Lo sa che andrebbero a finire nelle falde acquifere di quei terreni delle nostre campagne, quelle campagne che annaspano nella difficoltà di un comparto come quello agricolo che segna il passo? Con l’eventuale allargamento degli invasi della discarica di Montello avremmo un forte peggioramento della situazione ambientale: ma lei, caro ministro, insieme al commissario ad hoc che a breve nominerà – conclude l’assessore provinciale – mangerebbe mai più un prodotto della terra del Nordpontino dopo aver trasformato l’intero territorio in un’enorme pattumiera?”