GIUNTA POLVERINI, TENSIONE CON L’UDC

28/04/2010 di

I malumori interni all’Udc, dopo i dissapori con Renata Polverini per l’assenza del partito di Pier Ferdinando Casini nella giunta della Regione Lazio, potrebbero creare problemi all’elezione di Mario Abbruzzese, neo consigliere del Pdl, come presidente del consiglio. O comunque metterla in seria difficoltà per la mancanza di un’ampia maggioranza. Ne è consapevole lo stesso candidato in pectore a presidente del consiglio regionale che ammette: «Il rischio c’è, ma c’è sempre quando c’è il voto segreto. Io comunque sono sereno. Mi appello agli accordi sottoscritti e soprattutto al buon senso».

La votazione, che dovrebbe avvenire nella prima riunione del consiglio fissata per il 12 maggio prossimo, si potrebbe arenare sia al primo che al secondo scrutinio, perchè c’è il rischio, senza il voto dell’Udc, che il nome di Abbruzzese non raggiunga subito la maggioranza qualificata richiesta. «Non credo che l’elezione possa avvenire al primo scrutinio segreto – aggiunge Abbruzzese – perchè c’è bisogno dei due terzi, e neanche al secondo. Penso che ci si possa arrivare al terzo scrutinio, perchè ci sono i voti di maggioranza di chi ha vinto le elezioni. Una maggioranza che è di 44 consiglieri e 30 di minoranza. Il problema non è tanto l’elezione del presidente del consiglio ma il proseguo della gestione politica del consiglio che deve avere serenità per fronteggiare questo momento di crisi del territorio». Intanto in casa Udc i mal di pancia per il mancato accordo sulla presenza in giunta continuano. La questione sarà affrontata domani in una riunione di militanti, quadri locali e regionali dell’Udc del Lazio «per effettuare – spiegano – una analisi approfondita della situazione politica».

Al vertice saranno presenti anche i sei neo-eletti consiglieri regionali (Pietro Sbardella, Raffaele D’ambrosio, Aldo Forte, Rodolfo Gigli, Roberto Carlino, Francesco A. Carducci). Prosegue anche la resa dei conti nel Pdl del Lazio. Domani alcuni esponenti faranno il punto sugli esiti della composizione della giunta. Alla riunione parteciperanno ex consiglieri regionali, parlamentari e dirigenti locali del popolo della libertà come: Donato Robilotta, Luigi Celori, Nicola Palombi, Fabio Desideri, Vincenzo Saraceni e Stefano De Lillo. Protestano, invece, gli amministratori ciociari del Pdl per la mancata nomina di un rappresentante provinciale in giunta regionale: oggi c’è stato anche un sit-in davanti la sede della Regione Lazio. Nei giorni scorsi gli amministratori, venuti a conoscenza dell’esclusione dalla giunta di entrambi gli eletti del Pdl ciociaro Franco Fiorito e Mario Abbruzzese, nonostante insieme avessero raggiunto le 50.000 preferenze, si erano detti pronti a dimettersi in massa. Ma a gettare acqua sul fuoco è stato oggi il ciociaro Abbrusseze: «Il presidente del consiglio regionale vale più di un assessore. Polverini ha dato a Frosinone un posto importantissimo». Per il deputato del Pdl, Fabio Rampelli gli esponenti ciociari del partito «hanno commesso due errori imperdonabili: svilire il ruolo della Presidenza del Consiglio che, come tutti sanno, è tra i pi— importanti, ruolo per il quale Š in lizza proprio un rappresentante della Provincia ciociara e scaricare su una istituzione, la Presidenza della Regione Lazio, tensioni politiche tutte interne a quel territorio».