Sesso via internet con una 13enne, sotto accusa un uomo di Aprilia

Due persone sono processate a Torino con l’accusa di avere convinto una tredicenne, conosciuta su una chat, a compiere gesti di autoerotismo davanti a una webcam o durante una conversazione telefonica.
Vicende parallele che hanno in comune, oltre all’identità della piccola parte lesa, anche l’ipotesi di reato di violenza sessuale, mossa dal pm Paolo Scafi. Uno dei due imputati è un maggiore dell’Esercito di 41 anni, l’altro è un cinquantatreenne di Aprilia (Latina) con problemi di natura psicologica.
A collegarsi con la webcam era stato – in una decina di occasioni – il militare, che su internet si spacciava per un giovane di 23 anni. Con l’imputato laziale, invece, ci sono state alcune telefonate a luci rosse. La ragazzina, figlia di genitori separati, abitava con la nonna, la quale, come si ricava dall’inchiesta, non la trascurava affatto: il tribunale per i minorenni, in ogni caso, ha disposto l’affidamento temporaneo in una comunità.
Le due vicende, approdate oggi a Palazzo di Giustizia, sono al vaglio del gup Francesca Christillin, che si pronuncerà a marzo. La tredicenne è assistita dall’avvocato Anna Ronfani, i suoi familiari dall’avvocato Paolo Pavarini.
E che tristezza…
Un giovane ufficiale,perché di un maggiore si tratta di 40 anni.
Probabilmente laureato e con una brillante carriera davanti….quoto Fernando,che tristezza.
direi CHE SCHIFO di UOMINI !