Arsenico nell’acqua, superati i limiti a Latina

Ancora una volta superati i limiti di arsenico nell’acqua tollerati dalla legge. Il prelievo effettuato il 3 gennaio nella fontana di Borgo Santa Maria ha rilevato una presenza superiore ai limiti: 11 microgrammi/litro contro i 10 tollerati. Il limite di 10 è stato raggiunto ma non superato, nello stesso giorno, a Borgo Grappa e Capoportiere.
A Cisterna i valori sembrano ormai sotto controllo mentre ad Aprilia si sono registrati altri tre sforamenti nelle analisi del 28 dicembre a Piazza Croce, via Di Giacomo e piazza Repubblica. Anche in questo caso si è arrivati alla concentrazione di 11 microgrammi/litro. I dati – diffusi dal Messaggero – sono della Asl di Latina che continua a monitorare costantemente tutti i comuni della provincia. Nessun problema nel Sud Pontino e nei paesi collinari, mentre nell’area centro-nord si registrano le situazioni più al limite.
“Il rimpallo tra ministero della Salute e Regione Lazio sulla questione dell’arsenico è risibile, una tipica commedia all’italiana che non risolve il problema. Sono 10 anni che denunciamo quella che oggi è considerata un’emergenza sanitaria in molti Comuni”. Così commenta Antonella Litta dell’associazione medici per l’ambiente. «Da anni ripetiamo che serve un’informazione sui rischi cancerogeni dell’arsenico, si deve partire con la dearsenificazione».
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