Il bilancio della polizia stradale, troppi alla guida senza cinture

05/01/2013 di
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La polizia stradale illustra il bilancio delle attività svolte nel 2012. Il maggior numero di infrazioni riguarda l’uso delle cinture e la guida in stato di ebbrezza.

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“Un primo dato importante – scrive il dirigente Francesco Cipriano – è quello della conferma anche per il 2012 del trend positivo dell’andamento dell’infortunistica stradale. Pur rimanendo alto il numero complessivo degli incidenti stradali, cala di un dato percentuale sicuramente significativo la mortalità sulla strada.

La Sezione Polizia Stradale di Latina inoltre consolida il proprio ruolo nell’ambito dell’intervento nei casi più gravi assai più dell’anno passato, avendo rilevato ben il 64% degli incidenti mortali occorsi in ambito provinciale. Ancora si rileva una minore percentuale degli incidenti correlati all’abuso di alcool o sostanze. Il dato diventa particolarmente significativo se associato alla percentuale molto alta (quasi doppia rispetto all’anno precedente) di intervento della Polstrada nei sinistri con le più gravi conseguenze per le persone coinvolte.

Pur nelle difficoltà di organico oggi comuni a molti Uffici di Polizia, si è spostato, laddove possibile, l’asse dei servizi esterni verso la vigilanza stradale incrementando il numero delle pattuglie complessivamente poste quotidianamente su strada (la media è stata di circa 11 pattuglie giornaliere dedicate ai controlli ed alla prevenzione nell’intero territorio provinciale). Si è riusciti nel contempo ad incrementare altresì il numero dei servizi finalizzati alla prevenzione delle
fenomenologie più preoccupanti in termini di sicurezza stradale (velocità e alcool/droghe) nonché in termini di concorrenza tra le imprese di trasporto.

Notevole – continua la Stradale – si rivela il dato annuale sull’attività di polizia giudiziaria in termini di arresti e denunce moltiplicato rispetto all’anno precedente a testimonianza di un anno di lavoro particolarmente intenso per gli investigatori della Sezione e dei Distaccamenti di Aprilia, Terracina e Formia e del quale lo scrivente tiene a manifestare un comprensibile orgoglio. E’ proseguito senza sosta, infine, l’impegno delle donne e degli uomini della Polizia Stradale per presenziare nelle campagne di educazione/informazione in tema di sicurezza stradale nonché nelle manifestazioni di educazione alla legalità nella ferma convinzione che è l’orientamento delle menti e delle coscienze di ciascuno che può efficacemente aiutare nella prevenzione del triste e illogico fenomeno dell’incidentalità stradale, così particolarmente sentito dalle popolazioni pontine”.

  1. Scusate, ma qual’è il senso vero dell’articolo?
    Ma il problema degli incidenti è la guida senza cinture? Ma fatemi il piacere. Se guido senza cinture e ho un incidente, mi faccio male io, al massimo crepo… ma non faccio danno agli altri.
    Che dice la Stradale, e gli altri corpi dei mille CORPI di polizia, per tanti -tantissimi- che guidano col telefonino all’orecchio, per tanti -tantissimi- che non usano le frecce agli incroci o per TAGLIARE le rotonde e uscirne, … ecc. ecc.

  2. Ma, i giudizi negativi, me l’hanno dati gli amici di Francesco?

  3. A cosa serve?
    Serve che se ti fai parecchio male e rimani in vita (togliendo “al massimo crepo”) i soldi dell’ospedale e del ricovero li paghiamo tutti noi, pensa un po’ quanto siamo scemi. Se l’assicurazione in caso di morte al volante verifica che non si hanno le cinture, ad una minima richiesta di risarcimento dice “Arrivederci e grazie”.
    A cosa serve?
    Serve perché in caso di brusca frenata in curva, ad esempio, il passeggero senza cintura ti salta addosso (o viceversa) e potresti “entrare” comodamente dentro la mia auto, uccidendomi magari a me e salvando te.
    Hai visto quante belle cose che succedono basandosi sulla propria irresponsabilità e magnificenza?

    Solo a pensare che per strada potrei incontrare gente che pensa “Ma il problema degli incidenti è la guida senza cinture? Ma fatemi il piacere. Se guido senza cinture e ho un incidente, mi faccio male io, al massimo crepo… ma non faccio danno agli altri” mi vengono i brividi…

  4. Il vero problema per strada è di chi guida con il telefonino all’orecchio o mandando messaggi. Si notano anche da lontano. Chi fa cose strane per strada all’ 80% sta armeggiando con il telefonino, e si tratta di gente pericolosissima per se ma molto di più per gli altri. La polizia non mi sembra che intervenga molto spesso per debellare questo fenomeno e ritirando qualche patente e somministrando meritatissime multe. Oggi si parla molto di ridurre la spesa per la sanità e poi si lascia che queste mine vaganti girino per la città. Il problema è che poi questi signori bisogna pure curarli, con notevoli spese per l’erario che potrebbe rifarsi propinando multe salatissime a chi si comporta in tale scellerato modo.
    Il discorso vale, per l’ultima parte, anche per chi non usa le cinture. Per una minima negligenza si va a caricare di costi la sanità pubblica togliendo posti letto a chi ha delle malattie che non si è andato a cercare da solo.