DE MARCHIS A PENNACCHI: STAVOLTA LA TUA ANALISI E’ ERRATA

26/04/2010 di

Pubblichiamo la lettera aperta di Giorgio De Marchis ad Antonio Pennacchi in risposta a quella dello scrittore pontino.


giorgio_de_marchis

Caro Antonio, come sempre apprezziamo il tuo impegno civile in favore della città di Latina, da cui spesso prendiamo spunto, ma in questo caso non condividiamo la tua analisi politica.In Consiglio Comunale l’opposizione del Partito Democratico ha espresso e ripetuto più e più volte tutte le obiezioni che tu elenchi, non riuscendo però ad ottenere il risultato di mandare a casa l’amministrazione sia per il fatto che la maggioranza disponeva ormai di trenta voti in Consiglio, grazie anche all’apporto di diversi eletti nelle file dell’opposizione passati a rinforzare il fronte pro Zaccheo, sia perché l’ormai ex sindaco aveva scientemente e progressivamente contribuito a svuotare le funzioni dello stesso Consiglio Comunale.

Del resto, per una mera questione di numeri, è possibile far cadere un sindaco solo se una parte della sua maggioranza lo abbandona e gli toglie la sfiducia. Ed insieme alla discesa di Zaccheo, assistiamo ora anche a quella di Fazzone, che non ha ottenuto il tanto agognato assessorato in Regione, e che addirittura rischia il commissariamento del Pdl provinciale.

Non credo sia necessario ricordare tutti i passaggi delle prese di posizione del Partito Democratico contro le scelte e le affermazioni esecrabili del senatore Fazzone, a cominciare da quando, proprio in Consiglio Comunale, esibimmo le magliette con la dicitura “Fazzone denunciaci tutti” per rispondere alle sue minacce di denuncia nei confronti del prefetto Bruno Frattasi.

E proprio quando presentammo in Consiglio la nostra mozione di solidarietà verso il prefetto Frattasi, il sindaco Zaccheo aveva l’occasione concreta di votare a favore della mozione, ma ebbe paura e segnò lui la sua subalternità a Fazzone. Sottoscrivendo le dimissioni che hanno provocato la caduta di questa amministrazione, che ha compiuto scelte sbagliate e si è macchiata di gravi inefficienze in tutti i settori della vita cittadina, dalla politica edilizia alla gestione dei servizi pubblici, inclusi quelli cimiteriali, dall’adozione di uno scellerato piano sosta all’approvazione di progetti e grandi opere che non sono funzionali ma anzi snaturano la città, il Partito Democratico ha svolto il suo ruolo di opposizione ottenendo il massimo risultato possibile: quello di mandare a casa chi ha mal governato Latina. Se poi questo è avvenuto perché, insieme all’opposizione, una parte della maggioranza ha tolto la fiducia al sindaco Zaccheo, questo è un problema tutto interno al Pdl. Ma sarebbe stato gravissimo per l’opposizione non cogliere un’occasione del genere, finendo per fare da stampella, da scialuppa di salvataggio del sindaco, il quale avrebbe potuto continuare indisturbato a perpetrare tutte le azioni a danno della città di Latina che tu, caro Antonio, giustamente elenchi.

In fondo, anche ai consiglieri dell’opposizione sarebbe convenuto rimanere al proprio posto, senza dover rinunciare a due anni di gettoni di presenza, di visibilità e del potere, sia pur piccolo, che il far parte del Consiglio Comunale garantisce. Invece abbiamo consapevolmente fatto a meno di tutto questo nel superiore interesse dei cittadini di Latina, e soprattutto di quelli che ci hanno votato.

Con tutto il bene che ti voglio, caro Antonio, credo che la maledizione dei Padri Bonificatori che tu invochi abbia già agito contro la destra e contro Zaccheo, che proprio per aver tradito lo spirito dei fondatori non meritava più di governare questa città.

Giorgio De Marchis