Borgo Sabotino, incendio al Villaggio della Legalità gestito da Libera

02/01/2013 di
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Nuovo attacco al Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino. Nella notte qualcuno si è introdotto nell’area e ha incendiato il tendone esterno. Le fiamme si sono propagate, il fumo ha invaso anche una parte della struttura annerendo le pareti.

E’ l’ennesimo attacco a un simbolo della lotta alla mafia. Nel mese di novembre furono distrutte le quattro telecamere di sorveglianza, mentre nell’ottobre 2011 ci fu il raid più grave con  la devastazione della struttura gestita dall’associazione Libera.

«È l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del Villaggio della Legalità, – dichiara Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie- un atto vile e grave. Un film già visto che si ripete come nell’ottobre del 2011 quando la struttura fu vandalizzata e distrutti i computer e spaccate le vetrate , come nel novembre scorso quando furono distrutte le 4 telecamere di videosorveglianza. È chiaro il messaggio: con questi continui atti ci hanno detto che qui non ci dobbiamo stare, che la nostra presenza dà fastidio Un messaggio che non ci intimidisce: nessuno può pensare di incendiare e di fermare l’impegno di recupero, valorizzazione del bene con il protagonismo delle tante realtà associative locali. L’incendio – conclude Libera- come gli altri attentati ci spronano ad andare avanti con più passione e corresponsabilità».

Secco l’intervento del capogruppo del Partito Democratico Giorgio De Marchis in merito al grave atto intimidatorio. «Colpisce molto il fatto che questo atto criminale avvenga all’indomani dell’intesa raggiunta da Libera con le parrocchie e le altre strutture sociali che mirava a mettere a disposizione de territorio, dei borghi e della società pontina la struttura affidata all’associazione. È ormai chiaro – continua De Marchis- che si vuole impedire ai latinensi di poter usufruire liberamente di una struttura importante che testimonia visivamente il ripristino della legalità, il luogo al posto delle forzature amministrative e dei reati giudiziari che hanno contribuito a devastare gran parte del litorale pontino. Non si può più rimanere inermi – conclude il consigliere comunale – In questi mesi avevamo anche sostenuto presso l’amministrazione comunale la necessità di garantire interventi manutentivi. Pensiamo che si debba proseguire su quella strada e nello stesso tempo siamo convinti che ci sia bisogno ancora una volta purtroppo di una testimonianza forte delle istituzioni per far capire ai fautori dell’illegalità che non passeranno. Per questo investiremo il consiglio comunale del problema».

Il bene, intitolato alla memoria di «Serafino Famà» avvocato ucciso dalla mafia, era stato già «visitato» dai vandali: nell’ ottobre 2011 misero a soqquadro il centro, distruggendo i computer e, con un piccone, le vetrate. L’ultimo episodio era avvenuto lo scorso novembre quando ignoti entrarono nella struttura di circa quatto ettari distruggendo le quattro telecamere di videosorveglianza che monitorano gli ingressi e la struttura.

Il bene confiscato ha ospitato quest’estate numerosi campi di volontariato, con centinaia di giovani provenienti da tutt’Italia che hanno promosso iniziative, incontri, proiezioni di film, interventi di ristrutturazione. Nel luglio scorso il campo ha ospitato anche il secondo raduno nazionale dei Giovani di Libera, oltre 400 giovani provenienti da tutta Italia.

I SINDACATI. «Solidarietà a nome delle segreterie di Cgil di Roma e del Lazio, Cisl Lazio, Uil di Roma e del Lazio agli amici dell’associazione Libera, da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie, per il vile attentato incendiario che il Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino ha subito nella serata di ieri, primo giorno del 2013. Questo ultimo, ma non unico purtroppo, vile atto intimidatorio – continua la nota – dimostra quanto la criminalità organizzata sia presente nel territorio di Latina, e quanto sia per questa ragione ancora più importante che l’associazione non venga lasciata sola, ma che tutte le forze sociali del territorio, a partire da Cgil, Cisl e Uil di Latina continuino, come sempre, a far sì che il Villaggio della Legalità sia sempre più attivo e integrato nel territorio stesso.» È quanto dichiarano in una nota Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Tommaso Ausili, segretario generale della Cisl del Lazio e Luigi Scardaone, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio.

IL SINDACO. “Ancora una volta ci troviamo a condannare un episodio di vandalismo ai danni del “Villaggio della Legalità” di “Libera”, segno che non bisogna abbassare mai la guardia nei confronti della criminalità e del fanatismo ad ogni livello. A nome personale e dell’intera città, rinnovo la solidarietà e vicinanza all’associazione “Libera” e al suo presidente nazionale, Don Luigi Ciotti, per il vile atto ai danni del sito gestito da “Libera” e rinnoviamo il nostro impegno a favore della legalità e per la salvaguardia del lavoro e dei valori promossi dal “Libera. Come per i precedenti, atti rinnoviamo la disponibilità dell’amministrazione comunale a fornire un supporto concreto e promuovere iniziative di solidarietà che possano consentire di opporre un fronte unico e forte contro la criminalità. Già nei mesi scorsi l’intero Consiglio comunale, di cui interpreto i sentimenti di dura condanna e di indignazione anche a nome del presidente del Consiglio, Nicola Calandrini, si era espresso in maniera compatta ed unanime approvando una mozione di solidarietà nei riguardi e dando fattiva adesione alle due fiaccolate contro la criminalità che si sono svolte in città. Faccio appello alle forze sane della città perché contribuiscano insieme a noi alla diffusione della cultura della legalità e alla battaglia contro ogni fora di violenza ed omertà”.

  1. …Ora organizzate un altra marcia per la legalità e…continuate ad invitare Sindaco e Presidente della Provincia!!! Questa battaglia sarà vinta quando si troverà il coraggio di dire che non sono persone gradite a tali manifestazioni, ma soprattutto quando si faranno i nomi e cognomi dei collusi della nostra città.VERGOGNA!!!….. e massima solidarietà a Libera per questo vile gesto.

  2. Massima solidarietà a LIBERA.
    Ma cerchiamo di cambiare le cose anche noi!!!
    L’omertà è peggio del vile gesto!!!
    tutto tutto niente niente
    il vs cetto lachiunque

  3. L’ennesima dimostrazione di come il nostro territorio si assediato dalla criminalità organizzata.

    Le istituzioni, Comune e Provincia in primis, possono fare da subito qualcosa:

    1) costituirsi parte civile in tutti i processi dove si accerti la presenza della criminalità organizzata (basterebbe una delibera comunale per farlo) ;

    2) avviare con le associazioni e i cittadini un dibattito su proposte concrete per contrastare l’avanzata di questo letame umano. Ad esempio: attività nelle scuole per la legalità; procedure trasparenti negli appalti comunali e nelle attività legate alle pratiche dei condoni o ai permessi a costruire; rafforzare o avviare strumenti ancora poco utilizzati (es: sportello contro l’usura per le famiglie e le imprese).

    CORAGGIO!
    Solidarietà ai/alle ragazzi/e di Libera.

  4. Mi spiace Sindaco, ma nella sua dichiarazione non si intravede nessuna idea pratica di contrasto.

    Le dichiarazioni di solidarietà le possono fare tutti, e in questa fase sono davvero poco.

    Le opposizioni battano un colpo.