CASO FONDI, SCONTRO TRA GRANATA E FAZZONE

16/04/2010 di

«Su Fondi è stata aggirata la normativa sullo scioglimento per mafia dei Comuni: intervenga Maroni». Il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Fabio Granata denuncia quello che definisce come «il vergognoso aggiramento di una norma importantissima di contrasto alle infiltrazioni mafiose, attraverso le dimissioni di sindaco e giunta e la successiva ricandidatura ed elezione dell’ex assessore all’urbanistica a sindaco»
e chiede l’intervento del ministro dell’Interno.

Per Granata, «si è creato un vulnus gravissimo e un precedente devastante alla normativa antimafia. La vicenda di Fondi è vergognosa e sarebbe opportuno chiarire i nomi dei ministri che per due volte hanno bloccato in Consiglio dei ministri lo scioglimento per mafia del Comune proposto da Maroni e supportato da ben 600 pagine di relazione prefettizia. Oggi – osserva Granata – il prefetto è stato promosso e trasferito e Fondi continua ad essere amministrata dallo stesso gruppo politico e burocratico: una pagina vergognosa alla quale non ci rassegneremo».

La risposta di Fazzone. “Faccio presente all’onorevole Granata che a Fondi si è espressa la democrazia e i cittadini hanno scelto liberamente da chi farsi amministrare, eleggendo una squadra di persone perbene alle quali nulla è mai stato imputato e una rappresentanza in consiglio comunale, soprattutto per quanto riguarda la componente del PdL, formata per circa il 90 per cento da nuovi eletti”. Così il senatore del PdL Claudio Fazzone replica a Fabio Granata. “Nessuno degli amministratori di Fondi, compreso il neosindaco – prosegue – , è mai stato citato in alcuna relazione. E per quanto riguarda la normativa antimafia, essa è stata pienamente rispettata dal governo, anche perché Granata dovrebbe sapere che la nuova legge sullo scioglimento dei Comuni prevede la possibilità di prendere provvedimenti nei confronti di singole persone eventualmente coinvolte in attività criminose. La verità è che a Fondi nessun amministratore è stato oggetto di contestazioni, tranne un ex assessore allontanato dalla passata Giunta per ragioni personali. E invece evidentemente c’è chi vuole continuare a strumentalizzare la vicenda per ritorsioni politiche, mentre nessuno sembra preoccuparsi per fatti di ben altra gravità che sul fronte della criminalità hanno interessato negli ultimi tempi la nostra provincia e altre realtà d’Italia. Se Granata vuole davvero la verità sul caso Fondi, come la voglio io, inviti la Commissione Antimafia di cui è vicepresidente a fare il suo lavoro, verificando attraverso l’audizione delle persone interessate e sopralluoghi sul territorio se il contenuto della relazione Frattasi corrisponde al vero oppure no. Da quel che abbiamo letto su alcuni quotidiani, per quel che riguarda l’amministrazione comunale è stata accreditata una ricostruzione contraria alla realtà. Non aspettiamo altro – conclude Fazzone – che il Parlamento verifichi fino in fondo ciò che è accaduto a Fondi”.