QUANDO IL FUORI ONDA NON PERDONA, I PRECEDENTI

15/04/2010 di

Oggi è bufera al Comune di Latina, entrato in crisi dopo un fuorionda
tra il sindaco Vincenzo Zaccheo e la neo presidente della regione Lazio Renata
Polverini trasmesso ieri sera da «Striscia la Notizia». Ma non è la prima volta che
nascono polemiche da «parole in libertà» dette da qualche politico che non sa di
essere registrato o pensa di parlare «off the record». Ecco quando il fuorionda ha
colpito.

BUTTIGLIONE, TAJANI E LE ALLEANZE – A fine novembre del 1994 «Striscia la Notizia»
manda in onda un colloquio tra l’allora segretario del Ppi Rocco Buttiglione e il
portavoce di Forza Italia, ruolo in quegli anni ricoperto da Antonio Tajani,
registrato all’insaputa dei due parlamentari, in cui Buttiglione proponeva a Tajani
un’alleanza tra Ppi e Forza Italia per le elezioni politiche.

ASINI E BUTTIGLIONE – A marzo del 1998, «Striscia la notizia» trasmette una serie
di battute tra Pier Ferdinando Casini (allora leader del Ccd) e il direttore del Tg4,
Emilio Fede, registrate a loro insaputa. Fede chiede a Casini di Mastella e
Buttiglione. Casini, su Buttiglione, dice «è il migliore del mondo, ha il dono
dell’ubiquità e in 24 ore è capace di fare tutto e il contrario di tutto».

SCAJOLA SU BIAGI – A fine giugno del 2002, durante una visita a Cipro, Claudio
Scajola (che a quel tempo era ministro dell’Interno), si fa sfuggire davanti ad
alcuni giornalisti italiani una frase in cui parla di Marco Biagi, il giuslavorista
ucciso dalle Br, come di un «rompicoglioni» che voleva il rinnovo del contratto di
consulenza«. La frase gli costa le dimissioni.

I COLONNELLI DI AN E FINI – A metà luglio del 2005 »Il Tempo« pubblica frasi
pronunciate in un bar da Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e Altero Matteoli (i
»colonnelli« di An), molto critiche nei confronti del leader del partito Gianfranco
Fini.I tre scriveranno poi una lettera pubblica di scuse.

BASSOLINO E IL PROFESSORE – A novembre del 2006, in un fuori onda della trasmissione
Report sui rifiuti, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, si
arrabbia con il giornalista e dice:»Se me lo dicevi prima, io mi informavo in
Commissariato, chiedevo chi c… è questo Arena (Umberto Arena, docente e consulente
‘d’orò alla regione, ndr) e poi ti rispondevo«.

LATORRE E IL PIZZINO – A novembre del 2008 »Striscia la notizia« manda in onda uno
spezzone registrato durante la trasmissione Omnibus di La7, in cui si vede il
senatore del Pd Nicola Latorre passare di nascosto un bigliettino a Italo Bocchino,
del Pdl, per suggerirgli una frase per mettere in difficoltà l’esponente dell’Idv
Massimo Donadi.

DI CARLO E LE PAROLACCE – A fine novembre del 2008 l’assessore alla casa della
Regione Lazio Mario Di Carlo, ripreso dalla telecamera di Report di Milena Gabanelli
in una trasmissione sui rifiuti, si fa sfuggire un bel pò di parolacce e una battuta
sulla »coda alla vaccinara« che diventa un tormentone su Youtube e sui social
network. Di Carlo si dimetterà.

FINI, NO BERLUSCONI MONARCA – Il 1 dicembre 2009 il sito Repubblica.it diffonde
alcune frasi, scambiate e registrate a loro insaputa il 6 novembre di quell’anno, fra
il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il procuratore capo di Pescara, Nicola
Trifuoggi, durante un convegno nella città abruzzese. Parlando del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Fini afferma che il premier
»confonde la leadership con la monarchia assoluta« aggiungendo:»In privato gli ho
detto: ricordati che gli hanno tagliato la testa a… quindi ‘statte quietò «.