NEL LAZIO VENGONO UCCISI 14.000 CANI ALL’ANNO

07/04/2010 di

«Sono oltre 6.000 i cani avvelenati a Roma e provincia nel 2009: il dato emerge dal numero di segnalazioni giunte allo sportello animali dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, in particolare gli avvelenamenti dovuti allo spargimento dei bocconi avvelenati sono avvenuti nella prima cintura periferica della città e nella zona dei Castelli Romani. Dei circa 6.000 cani avvelenati oltre 2.500 sono quelli che hanno perso la vita. Nella città eterna si sono contati invece meno di 400 casi di avvelenamento nel corso del 2009». È quanto si legge in una nota dell’Aidaa.


«I cani sono stati avvelenati in tre modi diversi: il primo è la diffusione volontaria di bocconi avvelenati contenenti stricnina utilizzata in maniera scientifica specialmente nelle zone dei castelli e nella cintura romana dove sono presenti branchi di cani randagi, nonostante i bocconi killer siano fuori legge e la loro diffusione sia un reato sono ancora molti i casi dove questo barbaro sistema viene utilizzato per ridurre la popolazione dei cani randagi, i bocconi killer colpiscono mediamente 5000 cani l’anno nella sola provincia di Roma e circa 14000 in tutto il Lazio con particolare riferimento alle province di Frosinome, Viterbo e Latina – prosegue la nota – Il secondo modo in cui i cani vengono avvelenati, specialmente nelle aree urbane è l’ingestione da parte del nostro amico a quattro zampe del topicida contenuto nelle esche utilizzate prevalentemente negli spazi pubblici e nei parchi per le derattizzazioni primaverili, molto spesso i cani rimangono intossicati o avvelenati in quanto ingoiano o masticano piccoli pezzi di questi bocconi topicidi che una volta portati fuori dai topi dalle apposite cassette rimangono sparsi nei prati e nelle zone adiacenti gli spazi e gli edifici pubblici. L’ultimo modo di uccidere i cani avvelenandoli è l’avvelenamento selettivo che nella Provincia di Roma ha riguardato circa 200 cani avvelenati all’interno delle loro proprietà, in particolare si tratta di avvelenamenti che vengono messi in atto a volte semplicemente perchè si è stufi di sentire il cane del vicino abbaiare. 137 invece i cani avvelenati nel Lazio dai ladri che sono penetrati notte tempo nelle ville allo scopo di rapina».

«Purtroppo Roma ed il Lazio rimangono tra le prime regioni italiane per avvelenamento di cani a causa dei bocconi killer – dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa – i dati che abbiamo diffuso sono frutto di una seria ricerca selettiva realizzata sulla base delle segnalazioni che ci sono giunte direttamente. Il problema dei bocconi killer specialmente in provincia è tutt’altro che superato – conclude Croce – anche a causa della forte presenza di randagi in continuo aumento anche nella prima cintura periferica di Roma anche a causa degli abbandoni che lo scorso anno hanno riguardato diverse migliaia di amici a quattro zampe».