Tassa sulla pubblicità, stangata per i commercianti

04/12/2012 di
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Nuova mazzata ai danni dei commercianti di Latina. La società concessionaria dei servizi di pubblicità (Dogre) ha avviato alcuni accertamenti fiscali per recuperare somme relative alla pubblicità. Sembra che si sia arrivati a conteggiare tra la pubblicità anche le scritte sopra gli zerbini e gli adesivi attaccati sulle vetrine dei negozi. I commercianti protestano per la nuova stangata e annunciano lo sciopero delle insegne, tutte spente dal 6 al 12 dicembre in segno di protesta.

“L’atteggiamento della giunta Di Giorgi, dell’amministrazione comunale e dei concessionari del servizio di pubblicità – commenta il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis – è incomprensibile, fuori da ogni logica non trova nessuna giustificazione né di ordine amministrativo né di ordine tributario. Siamo favorevoli alle attività di accertamento e di recupero dell’evasione tributaria, tuttavia in questa circostanza ci troviamo davanti a un’altra strategia che punta a fare cassa cercando di tassare qualsiasi cosa sia tassabile. Quanto sta succedendo è grave, anche alla luce dell’assenza totale di informazione e di dibattito del consiglio comunale”.

“Abbiamo chiesto – aggiunge il consigliere comunale del Pd Omar Sarubbo – l’immediata convocazione delle commissioni Bilancio e Commercio con l’audizione delle associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato e della piccola e media impresa interessate perché vogliamo conoscere le motivazioni che hanno indotto questo tipo di scelta e soprattutto vogliamo capire se questa linea era stata concordata con l’amministrazione comunale”.

Verrà presentata una mozione in consiglio comunale per avere maggiore chiarezza su quanto sta avvenendo, per definire i tempi di una moratoria e stabilire, diversamente da quanto fatto dalla giunta, iniziative a sostegno del commercio e non vessatorie come quelle messe in campo in questi giorni. “Esprimiamo la totale solidarietà alle associazioni dei commercianti e agli esercenti – concludono De Marchis e Sarubbo – che hanno indetto lo sciopero delle insegne per i prossimi giorni”.

  1. ma quale sciopero , dovete chiudere tutti a Latina, Questa citta’ dovra’ riempirsi di negozi Compro oro gestiti da personale romeno.

  2. Comunque avete rotto con questo bombardamento pubblicitario.
    Personalmente odio la pubblicita, se volete farvene, migliorate i prodotti, i servizi e abbassate i prezzi.

  3. Ormai il Commercio è stato dipinto come il settore dove si annida il peggio del peggio, quindi non mi meraviglio che certe persone parlino per bocca di altri, sicuramente poco informati. Il piccolo commercio è la base della vita sociale di una comunità, non è che annientandolo si possa risolvere la cosidetta evasione. Ma il discorso è troppo lungo e complessso. Si fà presto a fare demagogia.

  4. secondo me dovete pure stare zitti
    ci sono comuni che sono 25nni che fanno pagare sta tassa, e varia da comune a comune. girate l’italia e poi ne parliamo.
    pure per avere la radio all’interno dell’esercizio pubblico….non so a latina quanti commercianti la pagano

  5. però se battevate qualche scontrino in piu forse…..
    salute e piu scontrini per i commercianti
    Il vs cetto la chiunque