Ubriaco alla guida uccise un 34enne, condannato a otto anni

26/11/2012 di
tribunale-latina-0004762234

Otto anni di carcere per aver travolto e ucciso Raffaele Vertolomo, 34 anni, uccidendolo. E’ stato condannato Cristian Nechifor, rumeno di 32 anni che lo scorso 26 febbraio provocò l’incidente sulla Pantani da Basso, tra Borgo Hermada e la Pontina.

Si schiantò contro una Smart a bordo della quale c’era Raffaele Vertolomo, e sua moglie Margherita Marasca incinta al settimo mese. Vertolomo morì, la moglie si salvò ma perse la bambina.

Il rumeno è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo, non volontario come ipotizzato dal pm che aveva chiesto 16 anni. Riconosciuto anche un risarcimento provvisionale di 120mila euro.

  1. Chi salva una vita, salva il mondo intero.

    Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare,
    costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana.
    ‘Giovanni Falcone’
    L’ENNESIMA BEFFA!

    Otto anni di carcere per aver travolto e ucciso Raffaele Vertolomo, 34 anni, uccidendolo. E’ stato condannato Cristian Nechifor, rumeno di 32 anni che lo scorso 26 Febbraio provocò l’incidente sulla Pantani da Basso, tra Borgo Hermada e la Pontina. L’ennesima occasione persa; non e stata resa giustizia. Continua la classificazione dei reati di seria A e di serie B, che la vita sulle strade non conta niente! Davamo per scontato la condanna per omicidio volontario ( siamo molto delusi) invece l’ennesima beffa!

    Latina 26-11-2012

    il Vice Presidente Nazionale
    Giovanni Delle Cave
    (Papà di Eros

  2. Una condanna equa, al di là del solito catastrofismo popolare che si crea in casi come questi.

  3. è pure poco!!!!!! speramo che il moderatore lo pubblichi!!! o stiamo in dittatura??????

  4. Spero che questa ragazza viva tranquilla il resto della sua vita…chi perde un affetto in un incidente è come se fosse invalido…spero anche che prenda una grande somma di denaro, anche se sono contrario ai risarcimenti in unica soluzione, andrebbero spalmati su tutta la vita…e parlo per esperienza personale..

  5. Il sig. Giovanni usa più l’istinto che la mente. A volte è un bene, ma a volte è un male.

    L’omicidio volontario presuppone il dolo, che deve sussistere al momento dell’azione e deve perdurare durante tutta la durata della stessa. Cioè il soggetto deve agire con coscienza e volontà. Ciò vuol dire che egli deve rappresentare realizzare e in un certo senso volere l’evento.

    Ora, è talmente evidente il motivo per cui un giudice non può condannare il colpevole di tale reato per omicidio volontario. Si dovrebbe dimostrare che chi guida in stato di ebbrezza abbia la coscienza e la volontà di commettere un omicidio. Ciò nella realtà non avviene, tanto è vero che ci sono molteplici episodi di guida in stato di ebbrezza (la maggior parte) che non conducono a eventi delittuosi.

    Ciò non vuol dire che costituisca un grave reato di omicidio colposo che va condannato con pena adeguata, come del resto nel caso di specie.