Addio Smart Cities, tagliati fondi per il progetto

Addio ai sogni del progetto per le Smart Cities che coinvolgeva anche Latina. La legge di Stabilità taglia i fondi previsti e compromette di fatto il futuro del progetto.
«Solo tagli e bocconi amari per i cittadini di Latina – commenta Lillia D’Ottavi (Pdl) – Apprendo con stupore e rammarico che la Legge di Stabilità sacrifica il progetto Smart City: per far tornare i conti, infatti, sono stati tagliati fondi per 30 milioni di euro destinati al bando ‘Smart Cities and Communities and Social Innovation’. L’idea di fondo è quella che porta ad incentivare innovazione e ricerca come fattori di crescita per il nostro Paese e per affrontare le sfide sia presente e del futuro. Latina ha presentato una serie di progetti che puntavano a rendere credibile su alcuni argomenti come sicurezza e territorio, smart grid, salute, progetto scuola e altri che coinvolgono realtà accademiche e di ricerca ad alto livello. Per esempio, L’università La Sapienza, il Politecnico di Torino, con cui Latina condivide un progetto, il Pomos, ma anche realtà industriali come la Selex, Telecom, H3G e altre Smart city».
«Si tratta di un nuovo modello di vita perché dalla tecnologia nasce l’abbraccio alla cultura della società e alla società della cultura – aggiunge D’Ottavi – La città intelligente, reattiva, funzionale in costante evoluzione tecnologica. Senza i fondi destinati al progetto Smart city, la sicurezza delle città’, le energie e gli spazi e la mobilità sostenibile, non potranno essere messe a sistema tra loro e non saranno integrate. Ebbene pur rientrando fra le 54 città con progetti seri volti a rilanciare l’economia locale, il capoluogo pontino si vede tolta la speranza di poter investire sul futuro. Giudico negativamente la decurtazione dei fondi, frutto dell’ennesima operazione ragionieristica, che colpisce le fasce più deboli della popolazione, in particolare i giovani, i primi beneficiari del progetto Smart City».
Ma siete sicuri? È assurdo… il futuro della nazione dipende in larga parte dall’attuazione di questo progetto e dall’innovazione tecnologica e sociale che ne derivano. Il terzo mondo ci passerà davanti come niente, a ‘sto punto.
Poco male. Il comune di Latina non sarebbe mai stato in grado di portare avanti un progetto del genere. Al limite i soliti noti si sarebbero magnati nell’assoluto silenzio latinense qualche milione di euro come accaduto per altri bandi e progetti. In un sol boccone. Auuuummmmm
Cominciate a pensare a come rispettare i tempi del finanziamento PLUS (oltre 10 milioni di euro) per il lungomare e a non far vivere la vergogna dei cantieri a Luglio e ad Agosto.
A lavorare!