REGIONALI, ECCO IL PROGRAMMA DI EMMA BONINO

15/03/2010 di

Da A come ambiente a W come welfare, lungo 54 pagine e 22 capitoletti preceduti da un appello elettorale a chi «ripone fiducia nella democrazia, oggi aggredita da illegalità e manipolazione». È il programma della candidata del centrosinistra per la Regione Lazio Emma Bonino, presentato oggi nella sua versione definitiva, confermando le anticipazioni già fornite nel corso della campagna e contenute nelle bozze che circolavano negli ambienti del centrosinistra.


Eccone alcuni punti caratterizzanti (il testo completo è su www.emmapresidente.it). TUTTI I DATI SUL WEB COME IN USA – Sul modello Usa e di Londra tutti i dati relativi all’amministrazione saranno pubblici e in rete, che sarà utilizzabile anche per tutte le comunicazioni istituzione-cittadino (anche tasse e certificati). Fibra ottica in tutti i Comuni (8 milioni di investimento). Sì all’Audit civico e a un Testo unico sul fisco. Criteri Isee per tutti i servizi. WELFARE E IMMIGRATI – Nessuna discriminazione nei servizi in base alle modalità in cui le persone si organizzano affettivamente, no a discriminazioni per razza, religione, orientamento sessuale. Sì all’integrazione socio-assistenziale, alla Legge sul Terzo settore. Centri d’ascolto per le famiglie, servizi di mediazione familiare e voucher per l’infanzia e per gli studi. Trasporto pubblico gratuito per i disabili e Case famiglia. Investimenti sui Mediatori culturali. PIÙ PARCHI E DIRITTI DEGLI ANIMALI: green economy in prima fila, ma anche ecodistretti industriali, ampliamento dei parchi e tutela degli animali. Sì a fattorie energetiche e sociali e alla filiera corta. Il Lazio avrà il suo marchio Bio. No al nucleare, sì alle rinnovabili. Gli edifici pubblici saranno più efficienti. La tecnologia verde creerà 10mila posti di lavoro. MENO RIFIUTI E DIFFERENZIATI – Riduzione della produzione dei rifiuti, e differenziata da aumentare. No per ora a nuovi impianti oltre quelli previsti. Malagrotta? «Non traslochi in provincia». TAGLI A COMPENSI POLITICI – Meno compensi a consiglieri e assessori, più forza al Difensore civico. ‘Dimagrimentò della holding Sviluppo Lazio. Statuto e legge elettorale da rivedere. UNO SGUARDO ALL’ESTERO – Programmazione strategica dei progetti Ue, accordi economici con Paesi terzi, sostegno alle vittime di calamità e conflitti. TERRITORI DA ‘ROTTAMARÈ – Il Piano casa è migliorabile: sì alla ‘rottamazionè di «intere parti di territorio, trasformate in zone ecosostenibili». ‘Laboratori urbanì per i giovani negli edifici oggi abbandonati. No a nuove cubature rispetto ai Prg, ma corsia preferenziale per le case popolari. PIÙ CULTURA E STUDENT CARD – Servizi culturali aperti h12 grazie a cooperative giovanili, sì a piste ciclabili e parchi attrezzati per lo sport, inteso come strumento di welfare. ‘Student card’ per sconti su libri e cinema. 5 MILIARDI PER LE FERROVIE E BUS VERDI – Cinque miliardi di euro previsti per l’intero sistema ferroviario laziale: tratta per tratta, il programma riporta costi e frequenze previste per le infrastrutture. Ferrovie ex concesse in vendita al Campidoglio «trasformando Roma in una metropoli con più di 6 metropolitane». Bus ‘verdì con più nodi di scambio, bike sharing e car pooling. Subito la Roma-Latina. IMPRESE E LAVORO – Archivi pubblici per l’offerta di lavoro, Piano straordinario per l’occupazione intellettuale, lotta al precariato e sicurezza. Per le Pmi un Manifesto in 7 punti con più accesso al credito e fatture pagate con puntualità. STATI GENERALI SANITÀ – Stati generali nei primi 100 giorni, uscire dal commissariamento, stabilizzazione dei precari. Medici di famiglia aperti a turno, infermiere di quartiere e nelle scuole. Meno liste d’attesa con tutte le strutture inserite nel Recup per almeno il 70% delle prestazioni. Rafforzamento del 118.