Invalidità civili, presidente Inps manifesta sotto al Comune

Il presidente del comitato provinciale Inps di Latina, Bernardo Velletri, ha tenuto una conferenza stampa simbolica sotto il comune di Latina per richiedere l’attenzione del sindaco sulle problematiche dell’ente del capoluogo pontino.
“È più di un mese che il sindaco di Latina non si fa sentire”, attacca Velletri. “Il presidente della Regione Lazio, Polverini, doveva firmare questa convenzione con l’amministrazione comunale per far passare tutta l’invalidità civile all’Inps, facendo risparmiare al comune un po’ di soldi”. Purtroppo, però, continua il presidente “la casta dei medici si è opposta perché hanno detto che ci sarebbero stati tagli per ventimila euro”.
Sono circa 14000 le famiglie in attesa di una risposta di invalidità civile a Latina. È stato calcolato che con questo attuale sistema che “viaggia su due binari: la Asl e l’Inps” occorrono 284 giorni per l’invalidità, 324 per la cecità e 378 per la sordità. Tempi troppo lunghi per chi soffre di questi problemi, pertanto il presidente Velletri “invita la direzione regionale a provvedere, anche con la costituzione di una apposita task-force, al superamento dei ritardi accertati che penalizzano pesantemente gli utenti Inps del Lazio”.
Si deve superare questo dualismo Asl-Inps e “passare tutto nelle mani dell’Inps, senza passare più per la Asl” e venire incontro alle reali esigenze dei cittadini. “Lunedì pomeriggio – conclude Velletri – ci sarà l’incontro con il sindaco. Chiederemo la convocazione della conferenza dei sindaci per far accettare la convenzione”.
Che vergogna!!!!! Chi ci rimette sono sempre i più deboli..gli invalidi e i loro famigliari, doppiamente bastonati dai loro malanni e da questi sterili tira e molla..poveri noi!
Mia madre è disabile dal 2009 ha fatto 14 ricoveri in 26 mesi, mi hanno dato la 104, ma non l’accompagnento nonostante le patologie non prevedano visite annuali, poichè le malattie sono degenerative . Su richiesta è stata visitata a Luglio 2012 e l’unica risposta è un numero di protocollo e nient’altro.
sto dilapindando tutta la sua pensione oltre i pochi risparmi di una vita per assisterla..e parte del mio stipendio (monoreditto con moglie e due figli a carico) Ora intraprendo le vie legali..poi sicuramente le vie di fatto e come me tanti che hanno questi problemi…BASTA CHIACCHIERE…VERGOGNA!!!
Quello che dice il Sig. Velletri è tutta demagogia, forse vuole solo il monopolio ed il potere totale sulla gestione delle invalidità ed annessi. Il vero caos è all’INPS, è li che le pratiche si arenano e giacciono per mesi. La ASL fa la visita quando l’INPS stabilisce la data e poi, se la pratica viene definita al momento, entro poco tempo, la trasmette all’INPS. Una volta all’INPS la pratica si “affossa” nel loro marasma, l’ho sperimentato sulla mia pelle e quella dei miei genitori!!! L’INPS é il CAOSSSSSS più totale!!! Sono loro che, per mancanza di personale medico ed amministrativa, rallentano il tutto, questo lo ha fatto capire lo stesso Velletri negli articoli faziosi e demagogici con cui nei giorni predenti ha invaso i giornali on line: diceva che per una pratica di invalidità occorrevano 284 gioni, dei quali 93 per colpa della ASL (e già questo è non è vero), ma quindi se la matematica non è un opinione 284-93=191. Quindi lo stesso Velletri ha detto (e poi si è reso conto di aver toppato, ed infatti oggi parla solo dei 284 giorni) che la pratica sonnecchia all’INPS per 191 giorni!!!! Cioè, anche se fossero veri i 93 giorni della ASL poi il suo efficente INPS ci mette più del doppio per definirla!!!! Ma si vergogni, ammetta che l’INPS non è in grado di gestire in modo consono e decente le pratiche di invalidità, invece di andare in giro a raccontare verità distorte e con tono populista – demagogico: aoh me sembra un politico come tanti per come parla! Chi sà forse si vuole candidare alle prossime regionali!
le vede quando l’INPS le gira in via telematica e la ASL
Pardon, per mero errore mi è rimasto “le vede quando l’INPS le gira in via telematica e la ASL”. Scusate, ma non sono perfetto ed infallibile come l’INPS di Velletri.