INFORTUNI SUL LAVORO, A LATINA LA MAGLIA NERA

01/03/2010 di

Spetta a Latina la maglia nera di unica città del Lazio con gli infortuni sul lavoro in crescita, con un +2% nel 2008 rispetto al 2007. Stabile la situazione nella Capitale e provincia, mentre a Frosinone, Viterbo e Rieti i casi diminuiscono del 3%. Questi i dati al centro della discussione nel corso del convegno ‘Formazione, sicurezza ed emersione dal lavoro nero: un’interazione possibile?’, organizzato dal raggruppamento di imprese Promo.s Lazio (Igeam Srl, Incentive spa, Erfap Lazio, Ial Roma e Lazio), nell’ambito del progetto ‘Servizi per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del Lazio – Più sicurezzà, voluto da Fondimpresa in collaborazione con l’Obr Lazio.


Secondo i dati comunicati oggi da Livio Lai, responsabile del progetto “Più sicurezza”, nel Lazio in media gli infortuni sul lavoro sono leggermente diminuiti
(-0,12%), in termini assoluti sono 57.924 nel 2008 e 57.994 nel 2007. La riduzione è stata più pronunciata a Frosinone (-3,5%) Viterbo (-3,1%) Rieti (-2,6%), situazione praticamente stazionaria a Roma (+0,3%) e in controtendenza a Latina, dove gli infortuni sono aumentati del 2%. Dei dati relativi al 2009 sono stati riportati da Vita Rocca Romanello, dell’Inail del Lazio, che ha comunicato come a livello nazionale gli infortuni sul lavoro diminuiscono del 10,6%, di cui quelli mortali scendono del 12,2%.

Nell’Italia centrale i dati sono differenti: se gli infortuni in generale diminuiscono del 9,2%, quelli mortali aumentano del 9,2%. L’incidenza di infortuni è più alta fra i lavoratori stranieri: 44 ogni mille contro i 39 degli italiani. Gli esperti lo spiegano con la teoria delle ‘3D: Dirty, Dangerous, Demanding jobs’. Gli stranieri, cioè, hanno una forte richiesta di occupazione e accettano i lavori più sporchi e pericolosi.