Galardo, tempi lunghi per il processo

Si allungano i tempi per la vicenda giudiziaria di Maurizio Galardo, l’ex vicesindaco di Latina accusato di aver truffato il servizio sanitario nazionale con ricette mediche fasulle. Ieri si è svolta una nuova udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli, subentrata a Tiziana Coccoluto. I difensori di Galardo, gli avvocati Angelo Palmieri e Andrea Nascani, hanno esposto un’eccezione al giudice sostenendo che Galardo non fu interrogato dal pm perché all’epoca non fu indicata correttamente la data della convocazione in Procura.
L’interrogatorio che aveva chiesto l’indagato saltò e questo, secondo la difesa, rappresenta un elemento che rende nulla la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del vicesindaco. L’eccezione è stata accolta dal giudice che ha annullato la richiesta di rinvio a giudizio, inviando nuovamente gli atti in Procura e rinviando l’udienza al 26 marzo per Galardo e gli altri otto indagati.
Ora – scrive Il Messaggero – si dovrebbe procedere all’interrogatorio di Galardo in un’apposita udienza, per poi discutere il rinvio a giudizio a marzo insieme alle altre persone coinvolte. La speranza è che l’interrogatorio si possa svolgere prima di marzo in modo da poter poi riunire il procedimento senza pericolose frammentazioni. Di fatto si tratta di un passaggio che inevitabilmente allungherà i tempi del processo.
L’ex vicesindaco è coinvolto in un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Raffaella Falcione, su presunte ricette mediche fasulle. L’ipotesi di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale era stata avanzata nel 2008: Galardo avrebbe redatto ricette intestate a ignari invalidi di guerra per farmaci che in realtà sarebbero andati ad altre persone senza pagare il ticket, pur non avendone titolo. Di questa accusa risponderà in concorso con la figlia Giulia, con una sua dipendente e con altre persone che secondo gli inquirenti avrebbero ricevuto i farmaci.
Ma c’è un altro aspetto dell’indagine. Quello relativo a una gara d’appalto per la ristrutturazione del parcheggio del campus universitario in via Doria. Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, Maurizio Galardo si sarebbe fatto promettere da un imprenditore edile romano, in concorso con il quale è indagato per corruzione, la somma di 10.000 euro in cambio dell’assegnazione dei lavori per un importo complessivo di 58mila euro. Con un dipendente comunale, invece, è indagato per turbativa d’asta.
Rischio prescrizione sempre in agguato.
Un altro regalino degli ultimi anni di governo nazionale: carceri piene di tossicodipendenti ed extracomunitari e “potenti” facoltosi tranquillamente a casa.
tempi lunghi, ottima occasione anche per Galardo di meditare a lungo, molto a lungo…. e stare fuori dalle stanze dei bottoni