BAR NELLE SCUOLE, LA PROCURA HA APERTO UN’INCHIESTA

13/02/2010 di

di MARCO CUSUMANO *

La Procura vuole vederci chiaro sul meccanismo delle assegnazioni dei servizi di bar e ristorazione all’interno delle scuole. Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha aperto un’inchiesta dopo la presentazione di un esposto che riguarda il servizio nell’istituto Magistrale “Manzoni”. L’indagine, per adesso, riguarda solo l’istituto di via Magenta ma non è escluso che possa allargarsi per verificare la correttezza dei bandi anche in altre scuole.



Per quanto riguarda il Manzoni, l’esposto è stato presentato dagli avvocati Michela Luison e Cristiano Montemagno per conto della società “Dolce Pane 2000”, una delle ditte escluse dal bando. La vicenda, così come ricostruita nell’esposto è questa: il Manzoni ha indetto un avviso pubblico per l’affidamento temporaneo del “servizio di somministrazione di bevande e alimenti” in seguito alla revoca della concessione da parte dell’amministrazione provinciale. Il bando è stato vinto dalla società “Al.Vi” che tuttavia, secondo l’esposto, non avrebbe fornito la documentazione necessaria per partecipare alla selezione, in particolare, la documentazione sui versamenti contributivi (Durc).

La società esclusa ha così fatto richiesta di accesso ai documenti della ditta vincitrice, ma «nonostante i vari solleciti, soltanto il 25 novembre scorso, successivamente alla scadenza del termine ultimo per impugnare il bando davanti al Tar, il dirigente scolastico ha autorizzato la visione della documentazione». Un ritardo “inspiegabile” secondo la ditta esclusa che ora lamenta una serie di irregolarità dell’aggiudicazione «per l’assenza dei presupposti di fatto e di diritto». Nell’esposto si parla inoltre di «ingiustificata ostilità» dell’istituto scolastico al quale si chiedevano informazioni sulla documentazione relativa alla ditta vincitrice. Le buste dei partecipanti non sarebbero, inoltre, «state aperte alla data prefissata di fronte ai partecipanti alla gara, né è stato comunicato loro il giorno e l’ora per poter essere presenti». Addirittura, sempre secondo l’esposto, non ci sarebbe traccia del verbale di apertura dei plichi con la descrizione dettagliata del contenuto delle buste.

Da una visura della Camera di Commercio risultano tre società diverse con la denominazione “Al.Vi”, il che rende più difficile individuare l’effettivo aggiudicatario del bando. Una situazione complessa che avrebbe provocato danni economici alle ditte escluse dalla gara, una delle quali ha deciso di informare la Procura. Il sostituto Giuseppe Miliano ha avviato un’indagine che avrebbe portato già alla raccolta di alcuni elementi utili.

Nel settembre 2009 la Provincia dispose la sospensione delle licenze relative ai bar che non pagavano il canone previsto. Da allora si attende la riorganizzazione del servizio, ma intanto ogni scuola si organizza in maniera autonoma. Ora però c’è un’inchiesta della Procura per capire come vengono affidati servizi che rendono centinaia di migliaia di euro. (* Il Messaggero 13-02-2010)