25 APRILE, A LATINA UN PARCO DEDICATO AI MARTIRI DI FIESOLE

12/01/2010 di

Il sindaco Zaccheo si è incontrato questa mattina con il comandante provinciale dei carabinieri Roberto Boccaccio, con il presidente nazionale ANC Libero Lo Sordo, il gen. di divisione Luigi Magliuolo dell’Ispettorato regionale per il Lazio Anc, Antonino Vitale dell’Associazione nazionale Carabinieri, Emilio Covino del Nucleo di Protezione civile dell’Anc.


Scopo del vertice l’organizzazione di un importante evento che caratterizzerà, a Latina, le celebrazioni del prossimo 25 aprile, 65° anniversario della Liberazione d’Italia. Nell’occasione infatti l’Amministrazione intende intitolare il Parco Locatelli ai Martiri di Fiesole, i tre carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti segnarono un episodio tragico della seconda guerra mondiale offrendo la propria vita per la libertà, per la pace e per la giustizia e furono per questo insigniti, ciascuno, di medaglia d’oro al valor militare.

I martiri di Fiesole. Nel 1944 Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola erano tre Carabinieri poco più che ventenni in servizio presso la Stazione di Fiesole che, sin dal mese di aprile, pur continuando a svolgere i propri compiti istituzionali, cooperavano con le forze della Resistenza. L’11 agosto ricevettero l’ordine da parte del Comandante di Stazione, nel frattempo arrestato dai nazisti e riuscito a fuggire, di lasciare la caserma e di puntare su Firenze per ricongiungersi alle truppe alleate. I tre militari eseguirono l’ordine, ma non potendo attraversare le linee nemiche per raggiungere il capoluogo, si diedero alla macchia, costituendo una base operativa nell’antico anfiteatro di Fiesole. Qui, il giorno successivo, vennero informati da un sacerdote e dal Segretario Comunale che i nazisti minacciavano la rappresaglia su 10 civili inermi se non si fossero consegnati immediatamente. Pur consapevoli del destino cui andavano incontro, La Rocca, Sbarretti e Marandola non esitarono a presentarsi al Comando tedesco, dove vennero arrestati e, poco dopo, fucilati. Il sacrificio valse a ciascuno dei tre Carabinieri la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.