QUESTURA, IL BILANCIO 2009 DELLA POLIZIA

09/01/2010 di

Meno furti e rapine nel corso del 2009 nella provincia pontina, ma una maggiore attività di contrasto alla criminalità organizzata.

Il bilancio di un anno di attività tracciato dal questore di Latina Nicolò D’Angelo indica che nel 2009 reati accertati sono stati complessivamente 17.721, quasi 3.000 casi in meno rispetto all’anno precedente. Disuniscono i furti, 8.100 contro gli oltre 9.000 del 2008, e anche le rapine, passate da 244 del 2008 a 137 del 2009.

Quattro sono stati invece gli omicidi consumati sul territorio, tutti con i responsabili identificati. Ma il questore Nicolò D’Angelo, nel suo resoconto annuale, ha ricordato soprattutto i numerosi sequestri e le confische di beni eseguite ai danni di esponenti della criminalità organizzata, per un ammontare complessivo di oltre 31 milioni di euro. E importante – ha commentato il questore – attaccare il patrimonio della criminalità organizzata. Un pregiudicato senza denaro e meno pericoloso, mentre con il denaro ha maggiore capacita corruttiva.

Le ultime operazioni dell’anno hanno portato al sequestro di beni mobili e immobili di Giuseppe De Carolis, Vincenzo Garruzzo e Massimo Di Fazio, tutti e tre di Fondi, coinvolti nell’operazione Damasco e arrestati per usura ed estorsione in concorso aggravate da modalità mafiose. A Latina sono state emesse misure di sorveglianza speciale ai danni di importanti esponenti delle famiglie Ciarelli e Di Silvio, considerate vertici della locale criminalità organizzata. Il questore ha ricordato poi che alcune importanti indagini svolte nel corso del 2009, come quella della società Aser di Aprilia, per quanto riguarda reati contro la pubblica amministrazione, e quella ha portato all’arresto dei responsabili dell’omidicio del giovane ballerino di Scauri Igor Franchini. Abbiamo poi dedicato attenzione particolare – ha aggiunto D’Angelo – alla prevenzione e al controllo capillare del territorio con una certa flessibilità nella gestione dei dispositivi di sicurezza.


BILANCIO 2009 DELLA QUESTURA DI LATINA

 

PRIORITA’ E STRATEGIE OPERATIVE

 

CONTRASTO AL CRIMINE ORGANIZZATO – MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI

 

Preliminarmente si evidenzia che l’attivita’ di repressione nel 2009 ha permesso per la Polizia di Stato della provincia di Latina di operare circa 500 arresti.

Sul fronte investigativo il Questore D’Angelo ha inteso imprimere un rinnovato e sempre maggiore impulso alle articolazioni specialistiche dopo aver approfondito ulteriormente il monitoraggio delle aree della provincia a rischio di penetrazione della criminalita’ organizzata, analizzato il fenomeno ed i dati asseverati nell’ambito dei servizi espletati; la posizione geografica della provincia pontina, confinante a nord con la malavita romana e a sud con aree dove operano clan della camorra campana, dall’altro a una applicazione eccessiva delle misure di prevenzione dell’obbligo di soggiorno, non adeguatamente valutata all’epoca, ha comportato, nel corso degli anni ’60 e ’70, l’indesiderato radicamento di famiglie malavitose di origine campana,calabrese e siciliana, che, sicuramente attratte dalla florida economia locale, ne hanno inquinato il tessuto con l’acquisizione di terreni, fabbricati, esercizi pubblici e, in genere, con l’impiego di capitali di provenienza illecita. Recentemente, le aggiornate finalità illecite della criminalità organizzata si esprimono con forme di intervento meno visibile e solo a partire dagli anni ’80, l’azione di contrasto delle forze dell’ordine ai pressanti tentativi di penetrazione della malavita organizzata nei diversi settori produttivi è andata sempre più affinandosi, attraverso l’attivazione di strumenti e modalità operative sempre più incisive ed efficaci.

In particolare, si è cercato di coinvolgere, a livello di proficuo scambio informativo, le forze produttive e gli enti pubblici territoriali. Si è giunti a poter monitorare l’acquisizione di residenze, il rilascio e/o la voltura di autorizzazioni, di concessioni edilizie, di licenze, l’acquisizione di beni ed esercizi pubblici, nonché gli appalti pubblici.

Infine, si è data attiva promozione alle misure di prevenzione patrimoniali rivelatesi uno strumento particolarmente efficace per colpire i profitti della criminalità organizzata quali i sequestri, con successiva confisca ed utilizzo a fini sociali, di beni immobili.

Pertanto dopo una rimodulazione delle risorse a disposizione e la rivitalizzazione dei rapporti con le Direzioni Antimafia di Roma e Napoli, la Squadra Mobile ed in particolare la Sezione Criminalità Organizzata, ha di recente avviato un’intensa attività di investigazione in ambito provinciale di contrasto all’infiltrazione di sodalizi di stampo mafioso anche coordinando le attivita’ d’indagine in provincia attivate dai 5 Commissariati di P.S. distaccati.

Con il rafforzamento della Divisione della Polizia Anticrimine il Questore ha voluto incrementare con personale motivato e professionalmente preparato la branca della misure di prevenzione personali e patrimoniali (costituendo un pool specializzato) al fine di voler inibire il piu’ possibile la liberta’ di movimento delle persone piu’ pericolose per la sicurezza pubblica assoggettandole al rispetto di rigorose prescrizioni che vanno ad incidere drasticamente sulla condotta di vita dei destinatari; inoltre nella consapevolezza che il crimine organizzato oggi e’ soprattutto “impresa” l’impulso maggiore e’ stato dato nel campo degli accertamenti patrimoniali edelle misure di prevenzione di questa specie che ha fatto registrare un incremento considerevole dei provvedimenti adottati.

<< L’anno appena concluso ha visto il personale tutto della Questura di Latina – cui va il piu’ sincero ringraziamento ed apprezzamento del Questore – impegnato con appassionata dedizione e mirabile professionalita’; si ricordano a mero titolo esemplificativo i tre giorni dell’ 82^ Adunata Nazionale Alpini sotto il profilo della gestione dell’Ordine Pubblico; l’indagine denominata Aser 2 per quanto riguarda le investigazioni di contrasto ai reati della Pubblica Amministrazione. Meritevoli di particolare menzione sono altresì, i numerosi sequestri e le successive confische di beni per un ammontare complessivo di Euro 31.032.000 ai sensi della normativa antimafia e delle misure di prevenzione nei confronti di personaggi pericolosi per la sicurezza pubblica; l’arresto dei responsabili dell’efferato omicidio del giovane titolare di una scuola di ballo a Formia Igor Franchini, nonche’ l’arresto dei componenti dell’organizzazione malavitosa campana dedita al riciclaggio, usura ed estorsione nei confronti di attivita’ commerciali del sud pontino. Sono in corso ed in via di conclusione importantissime indagini di contrasto alla criminalita’ organizzata coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Napoli che presto daranno i propri esiti.

Un’espressione di plauso va agli operatori della squadra volante che quotidianamente “su strada” affrontano con alto senso del dovere i difficili compiti di presidiare e difendere il territorio da ogni aggressione tutelando e salvaguardando l’altrui vita prima ancora della propria >>

 

FENOMENO DELLE BABY GANG

Nell’ambito della Squadra Mobile e’ stato istituito un gruppo di lavoro in seno alla 3^ Sez. (Antirapina) che ha investigato sul fronte della violenza minorile e delle ccdd baby gang – gruppi di adolescenti, in genere di età compresa tra i 13 e i 18 anni – che nel capoluogo pontino praticano forme di racket ed estorsioni, pestaggi, risse e violenze, talvolta anche gravi.

Il fenomeno nell’anno 2009, pur non facendo registrare episodi eclatanti in ordine ai reati di rilievo commessi da minori, e’ stato monitorato attraverso varie attività di indagine in ordine ad episodi delittuosi che hanno visto coinvolti minorenni. Importante si e’ rilevata la collaborazione delle vittime e dei loro genitori a testimonianza di un consolidato rapporto di stima ed affidabilita’ che la Questura ha saputo creare con il tessuto sociale locale anche in relazione a tali deprecabili episodi di violenza forieri di intenso allarme proprio per il coinvolgimento di gruppi di adolescenti.

 

IL CONTROLLO DEL TERRITORIO E LA POLIZIA DI PROSSIMITA’

Al termine del 2009 la verifica dei dati in possesso ha consentito di poter affermare che l’aver individuato tra le priorita’ piu’ importanti quella della prevenzione dei reati ha dato i suoi auspicati frutti tant’e’ che si e’ registrato un calo dei delitti riconducibili alla criminalita’ diffusa.

In effetti e’ proseguita nel corso dell’anno appena terminato la massima attenzione rivolta all’attivita’ di controllo del territorio per cercare di prevenire e contrastare nel modo piu’ efficace l’aggressivita’ della criminalita’ predatoria che, mettendo in pericolo i valori piu’ intimi del cittadino, alimenta pericolosamente la percezione di insicurezza in una comunita’. Sono stati assicurati articolati dispositivi di vigilanza messi in campo nell’arco delle 24 ore ed assicurati dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante, che in un territorio come quello del capoluogo – che ha una superfice di ben 277.79 Km quadrati su cui insistono 15 borghi – ha destinato per ogni quadrante orario giornaliero numerosi equipaggi automontati. Questa scelta operativa del Questore ha imposto una rimodulazione delle risorse purtroppo non adeguate alla sempre piu’ crescente domanda di sicurezza della collettivita’.

Il problema di diffusa insicurezza percepita, del bisogno di rassicurazione e’ connesso alla circostanza che oggi la sicurezza non viene più interpretata come un tempo.

Oggi si affronta il tema della sicurezza ponendolo in stretto rapporto con la necessita’ avvertita dalla comunita’ di sentirsi tranquillizzata, con il miglioramento della vivibilità delle nostre strade, con l’ottimale qualità della vita da conseguire.

Quindi accanto alla questione della sicurezza reale, abbiamo, anche un problema di trasformazione nel tempo del concetto di sicurezza, secondo il quale i nostri timori ed incertezze sono determinati da cause diverse rispetto alle minacce del crimine.

Oggi è vero che ciascuno di noi è spaventato dagli episodi di criminalita’ predatoria che violano il cittadino nella sua sfera piu’ intima, ma è anche vero che ci si sente preoccupati dal disadattamento sociale, dal degrado urbano, dal bivacco, dallo schiamazzo, dall’ubriaco, dal disordine, dalla macchina parcheggiata in quarta fila, dalle diffuse incertezze sui punti di riferimento.

Anche le preoccupazioni occupazionali, e le incertezze che derivano dalla crisi economica sono fonti di insicurezza.

Oltre ad un problema di sicurezza reale, quindi, esiste anche un fenomeno di insicurezza, paura diffusa, che non possiamo ridurre attraverso un rafforzamento dell’azione di contrasto della criminalità, perché la paura è un effetto dovuto ad altre cause.

Nessuno riduce la sua paura a poter essere vittima di un furto se legge le statistiche che i furti nel suo quartiere o nella sua città sono diminuiti.

Allora ecco che si affacciano i nuovi temi: la sicurezza urbana ed il ruolo dei sindaci attraverso un nuovo processo che le Forze di polizia devono assecondare sempre in ossequio a linee di comando ben determinate dalla normativa vigente che pongono il Ministro dell’Interno e le autorità provinciali di pubblica sicurezza responsabili – ai vari livelli – dell’ordine e la sicurezza pubblica.

E in questo sistema unitario si muovono i nuovi interventi di partecipazione che la Questura – anche in questa provincia – ha sempre invocato.

Con cadenza settimanale, infatti, sono stati ulteriormente potenziati i servizi di prevenzione generale con l’impiego in Latina e provincia del Reparto Prevenzione Crimine Lazio che con unita’ aggiuntive integra, rafforzandoli, i dispositivi di vigilanza in atto; una strategia operativa voluta fortemente dal Questore che in una visione “integrata e partecipata” della gestione della sicurezza pubblica nell’anno in corso ha predisposto numerosi servizi straordinari di controllo del territorio in tutta la provincia impegnando contestualmente oltre alla Questura, i cinque Commissariati di P.S. distaccati, la Squadra Nautica, le Polizia Locali, le Capitanerie di Porto, la Polizia Provinciale ed altri Enti.

<< Sensibile e’ stato il calo dei delitti denunciati alle FF. dell’OO. su tutto il territorio provinciale che ha fatto registrare nel 2008 nr. 19975 reati mentre nel 2009 nr. 17271 (ben 2704 in meno). Le rapine in tutta la provincia di Latina sono state 244 nel 2008 a fronte delle 137 del 2009; i furti 9106 nel 2008 mentre 8101 nel 2009 così come le estorsioni sono state 53 nel 2008 e 48 nel decorso anno. Sette sono stati gli omicidi consumati nel 2008 e in 5 casi scoperti gli autori contro i 4 del 2009 tutti con i responsabili identificati >>.

L’aderenza alle esigenze del territorio e’ stato anche nel corso del 2009 l’obiettivo primario del Questore anche promovendo una Polizia di Stato in grado di essere sempre piu’ vicina alla gente, alle problematiche sociali, interagendo con le altre istituzioni per favorire un percorso di legalita’ che non si basi solo sulla repressione e contrasto sic et sempliciter dei reati.

In tale prospettiva il Poliziotto di Quartiere, ha vigilato l’ingresso delle scuole, rassicurato con la sua presenza i clienti che affollano i grandi Centri Commerciali, pattugliato le aree urbane di provata insicurezza. Numerose sono state inoltre, nel 2009, le iniziative cd. di prossimita’ tese a proiettare all’esterno l’immagine della Polizia di Stato che attraverso le piu’ eterogenee occasioni di incontro ha cercato di favorire una maggiore informazione e/o comunicazione sui propri compiti, organizzazione e finalita’ istituzionali.

1400 sono stati i contatti stabiliti dai Poliziotti di Quartiere con gli operatori commerciali e gli incaricati di uffici pubblici/associazioni/parrocchie;

408 i servizi di vigilanza durante gli orari di intervallo presso le scuole superiori e medie;

1025 le presenze all’entrata ed uscita degli studenti delle scuole medie, superiori e saltuariamente elementari;

51 gli incontri di educazione alla legalita’, cui vanno aggiunte 421 ore di insegnamento ad un’utenza scolastica di circa 4.000 studenti.


GRUPPO SPORTIVO ” POLIZIA DI STATO – FIAMME ORO” – SABAUDIA (LT) –

Risultati conseguiti durante l’anno 2009 dagli atleti partecipanti alle competizioni Internazionali e Nazionali durante l’anno 2009:

 

Campionati del mondo assoluti di Canottaggio – POZNAN (POL) 31/08/2009

 

Otto leggeri mt.2000 – 1° class. CAMPIONE DEL MONDO

  • Ag.sc. LA PADULA Livio

  • Ag.te GORETTI Martino

  • Ag.te RICCARDI Davide

 

  • Ag.te VLCEK Jiri

 

Quattro di coppia pesi leggeri mt.2000 1° class. CAMPIONE DEL MONDO

  • Ass.te BERTINI Lorenzo

 

Due senza pesi leggeri mt. 2000 – 2° classificato MEDAGLIA D’ARGENTO

  • Ag.te CAIANIELLO Andrea

  • Ag.te DELL’AQUILIA Armando

 

 

Campionati Europei di Canottaggio – Brest (BLR) 21/09/2009

 

Doppio pesi leggeri mt. 2000 – 2° classificato MEDAGLIA D’ARGENTO

  • Ass.te BERTINI Lorenzo

 

 

Campionati del mondo di Canottaggio cat. Under 23 – Racice (CZE) 27/07/2009

 

2 pesi leggeri mt. 200 – 2° classificato MEDAGLIA D’ARGENTO

 

  • Ag.te CAIANIELLO Andrea

 

  • Ag.te DELL’AQUILIA Armando

 

Il settore canottaggio ha inoltre conquistato nr. 4 titoli di Campioni Italiani nelle specialità del quattro pesi leggeri, due senza pesi leggeri, doppio pesi leggeri, e singolo pesi leggeri mt.2000.

 

Campionati del mondo di canoa-kayak cat. Juniores – Mosca (RUS) 03/08/2009

 

C4 Juniores mt.500 – 2° classificato MEDAGLIA D’ARGENTO

 

  • DE SANTIS Francesco

  • CAPPONI Daniele

  • CECCARELLI Mauro

  • VEGLIANTI Marco

 

Equipaggio interamente composto di giovani atleti appartenenti al settore giovanile di questo centro nazionale.

 

Giochi del Mediterraneo specialità canoa –Kayak – Pescara 05/07/2009

 

K2 Senior mt. 500 3° classificato MEDAGLIA DI BRONZO

 

  • Ag.te FALLI Filippo

 

Il settore canoa-kayak ha inoltre conquistato nr. 18 titoli di Campione Italiani come di seguito specificati:

 

  • Nr. 7 titoli cat under 23

  • Nr. 6 titoli cat juniores

  • Nr. 3 titoli cat senior

  • Nr.2 titoli ragazzi