PARCO ACQUATICO AD APRILIA. LA REGIONE DICE NO

04/01/2010 di

di GIOVANNI DEL GIACCIO *

Un parco acquatico ad Aprilia, con piscine, scivoli e ovviamente giochi d’acqua. Un progetto da realizzare a Torre del Padiglione, a due passi dalla Pontina, ma sul quale la Regione Lazio ha espresso il suo parere negativo.

Tutto nasce dalla richiesta presentata dalla società “Agricola Torre del Padiglione” alla fine di ottobre per la valutazione di impatto ambientale sul progetto di realizzazione del parco nella località nota anche come “Vallicelle Grandi” su un’area di 15 ettari.

«Il progetto – si legge nella relazione presentata in Regione – prevede l’edificazione di un parco acquatico con la realizzazione di varie strutture. La volumetria esistente è pari a circa 6000 metri cubi di cui circa la metà sarà adeguatamente ristrutturata ed adattata alle nuove esigenze. La volumetria da realizzare risulta pari a circa 49.000 metri cubi. Complessivamente l’iniziativa prevede la costruzione e la ristrutturazione di 52.370 metri cubi incidendo quindi per 0,34 metro cubo su ogni metro quadrato di superficie. Il progetto prevede la realizzazione di ampie aree destinate a servizi e verde». Vale a dire – parcheggi e viabilità secondaria, verde di rispetto Fosso e viabilità prevista dal piano regolatore. Il parco acquatico, ovviamente, ma anche tutti i servizi annessi come negozi, fast food, sala giochi, bar e discoteca. Un progetto che «si inserisce lungo una arteria principale di viabilità, al confine con altri progetti di sviluppo artigianale del Comune e della Regione».

Un’iniziativa studiata «al fine di fornire il giusto equilibrio tra aree fabbricate ed aree naturali» e che «prevede l’interazione con altri progetti del Comune, soprattutto per quanto concerne i servizi secondari, l’istruzione, e lo sviluppo commerciale della zona». Non solo: «La realizzazione e l’utilizzo delle strutture progettate, apportando una sostanziale modifica
all’uso del terreno, e portando un notevole polo di attrazione per il Comune, andrà in maniera significativa a modificare l’assetto turistico di tutto il territorio. Inoltre va considerata la creazione di nuovi posti di lavoro, con l’impiego di persone non solo per la realizzazione dell’impianto, ma anche e soprattutto per la manutenzione ed il funzionamento. Si prevede l’impiego minimo di 300 persone nelle fasi di regime». Tra le proposte la messa a dimora di 1.500 alberi più tutte le siepi ed i giardini e l’utilizzo di energie alternative per il funzionamento dei servizi nonché della piscina coperta e del complesso da oltre 2000 metri di idroscivolo, piscina con onde artificiali, “laguna” e idromassaggio.

La Regione, però, ha espresso parere contrario per una serie di motivazioni. «In particolare – si legge nella nota inviata alla società e al Comune di Aprilia – non è possibile verificare se l’opera abbia possibili effetti negativi sull’ambiente in quanto risulta in parte incompleta e in parte non sufficientemente esaustiva la documentazione progettuale». Contestate, in particolare, le mancate indicazioni «sul ciclo dell’acqua, in particolare il prelevamento, il trattamento e lo smaltimento della stessa». Così come «non viene effettuata una verifica della viabilità esistente e di progetto rispetto ai prevedibili flussi di traffico». Il parco acquatico può attendere. Almeno per ora. (* fonte: Il Messaggero 04-01-2010)