MAFIA, A CISTERNA SI BRINDA CON IL VINO DELLA LEGALITA’

14/12/2009 di

Il presidente del consiglio regionale Bruno Astorre ha partecipato questa mattina a Cisterna di Latina a un brindisi con il vino «Campo Libero» prodotto sui terreni confiscati nella stessa città a Francesco Schiavone detto «Sandokan», esponente di spicco del clan dei Casalesi. Quella terra, confiscata nel 1998, è stata assegnata in comodato d’uso dal Comune di Cisterna alla cooperativa «Il Gabbiano» nel 2003. Il 17 settembre 2006 il vigneto fu oggetto di un attentato che ne distrusse 3 ettari.

Nonostante questo le vendemmie successive sono state portate a termine. Per questo progetto è stata presentata in Regione una richiesta di finanziamento sulla base della legge 15/2001 che promuove interventi a favore della sicurezza e la ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità «Campo Libero» è un Trebbiano Igp (Indicazione geografica tipica) ed è l’unico vino nel Lazio inserito nel «Paniere della legalità» dell’associazione «Libera».

Oltre ad Astorre sono intervenuti, tra gli altri, Antonello Merolla, sindaco di Cisterna; Bruno Frattasi, Prefetto di Latina; Dario Campagna, Presidente della cooperativa «Il Gabbiano», i consiglieri regionali Mario Perilli, Fabrizio Cirilli, Domenico Di Resta, Aldo Forte e Claudio Moscardelli. «La mafia uccide quando c’è il silenzio: i riflettori devono restare accesi su questa realtà – ha spiegato Astorre. Il nostro è un atto con un profondo valore simbolico: siamo qui con chi combatte le mafie». «La Regione Lazio sul tema della lotta alla mafia è un punto di riferimento nazionale – ha detto Cirilli – L’unità è uno strumento importante: non ci sono colori politici».