NUCLEARE A LATINA, SCAJOLA: BISOGNA ROMPERE I TABU’

10/12/2009 di

Arriverà nei primi mesi del 2010 la decisione sui siti nucleari. La conferma viene dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, intervistato oggi da MF. Per l’emanazione dei decreti che individuano siti e criteri che i territori dovranno possedere per ospitare una centrale nucleare il termine indicativo «è fissato a metà febbraio 2010», afferma Scajola.

Ma «non ci sarà una mappa dei siti», secondo le dichiarazioni del titolare del dicastero di via Veneto. Infatti, definiti «i criteri geologici, sismici, ambientali che indicheranno dove si potrà e dove non si potrà costruire una centrale. Saranno poi le imprese energetiche interessate a costruire le centrali a scegliere il sito più adatto e chiedere le relative autorizzazioni nazionali e locali», continua Scajola. Intanto Enel ed Edf hanno siglato un accordo per realizzare in Italia quattro reattori nucleari ed altri in Paesi terzi. «Metteremo la prima pietra entro il 2013 e poi ci vorranno cinque o sei anni per la costruzione della centrale» dichiara Scajola.«Il nucleare è un interesse strategico del Paese»- prosegue Scajola – e «in caso di opposizione ingiustificata, il Governo potrebbe esercitare il potere sostitutivo, previsto dalla Costituzione».

Le resistenze degli enti locali, quali quelle del sindaco di Latina e del governatore veneto Galan, non preoccupano giacchè «a favore del nucleare si è espressa anche la Conferenza sul clima in corso a Copenaghen». Scajola difende il nucleare ricordando che anche l’oncologo Umberto Veronesi reputa necessario il nucleare per «ridurre l’inquinamento» e Carlo Azeglio Ciampi ha chiesto di «rompere il tabù del nucleare».