ZARATTI: VIGILARE SULLO SMALTIMENTO DELLE PALME COLPITE DAL PUNTERUOLO ROSSO

20/11/2009 di

«Il famigerato punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), coleottero proveniente dal sud est asiatico attraverso il nord Africa,
sta devastando il patrimonio pubblico e privato palmizio della regione, soprattutto in quelle aree litoranee dove le palme sono da sempre maggiormente presenti, come Ostia, Fiumicino, Santa Marinella, Civitavecchia, Anzio, Sabaudia, Latina».

Lo afferma Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente della Regione Lazio. «Il coleottero depone almeno 20-30 uova per ogni palma, le larve poi ne mangiano il legno, i segni sono drammatici ed inconfondibili: la cima delle palme si abbassa e in breve tempo si seccano – spiega Zaratti – Ad oggi si registra la perdita di oltre il 50% delle palme nelle zone citate, ma ben presto il fenomeno potrebbe dilagare anche a Roma, dove i parchi e i giardini storici sono ricchi di palme».

«La lotta contro questo insetto, che la Regione ha reso obbligatorio e che viene gestita dai Comuni, potrebbe essere persa definitivamente se i Comuni non mettono in pratica efficacemente tutte le misure di profilassi necessarie e soprattutto se non
si vigila affinché lo smaltimento delle piante infette sia effettuato secondo i modi previsti dalla legge – continua l’assessore – Le piante tagliate dovrebbero infatti essere immediatamente bruciate o tritate nelle discariche deputate a questo particolare trattamento. Altrimenti si rischia di diffondere a macchia d’olio la diffusione del coleottero. Purtroppo giungono invece segnalazioni allarmanti di smaltimenti abusivi, senza regole e di accumulo delle piante tagliate in aree non deputate, violando la normativa regionale predisposta dall’Istituto Fitosanitario (Assessorato Agricoltura)».