SONNINO, L’AGRITURISMO NASCONDE UNA LOTTIZZAZIONE ABUSIVA

02/07/2007 di
Il
piano regolatore era solo adottato ma non ancora approvato dalla
Regione e quella variante per un agriturismo che in realtà celerebbe
una vera e propria lottizzazione non poteva essere effettuata.

 
E’ per
questo che la Procura di Latina ha invitato a comparire il sindaco di
Sonnino, Gino Cesare Gasbarrone, il suo vice ed ex primo cittadino
nonché consigliere provinciale Roberto Migliori e il tecnico comunale
Antonio Dei Giudici. Sono indagati in concorso tra loro per abuso
d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e falso ideologico.

Saranno
interrogati nei prossimi giorni. Secondo la Procura, il caso è seguito
dal sostituto Giuseppe Miliano, lo stesso che si occupa del “Villaggio
del Parco” di Sabaudia, dietro a quell’agriturismo si nasconde una
lottizzazione abusiva per un valore da 20 milioni di euro. Nell’area in
località “Capezzòli” doveva sorgere una struttura destinata a
rilanciare le sorti economiche e turistiche del centro – queste almeno
le intenzioni espresse quando la delibera venne approvata – ma il
magistrato avrebbe trovato ben altro.

Dopo l’approvazione a luglio
2002 della delibera che, in variante al piano regolatore che ancora non
c’era, consentiva il complesso agro-ricettivo ci sarebbero state delle
irregolarità. La prima è legata alla strada che metteva in collegamento
l’agriturismo con il paese. Era abusiva e fu “sanata”, c’era già
un’indagine che adesso confluisce in questa. Il sostituto procuratore I
contesta ai tre l’illegittimità della concessione in sanatoria della
strada abusiva, poiché non è prevista dal piano regolatore, tantomeno
dal progetto originario della struttura da costruire a Capezzòli. Ma
soprattutto la strada è stata realizzata – secondo l’accusa – su suolo
pubblico, quindi il Comune doveva ordinare la sospensione dei lavori e
il ripristino dei luoghi, mentre emise la concessione in sanatoria.

Poi
c’è il progetto vero e proprio: 18 villini da circa 100 metri quadrati,
38 mini-appartamenti, un ristorante-pizzeria da 1.600 metri quadrati,
un centro commerciale, maneggio, piscina e bar. Peccato che sia in
variante a un piano regolatore che era inesistente al momento del voto.
L’approvazione del piano di Sonnino è recentissima ma la presunta
lottizzazione era stata già deliberata. Nei prossimi giorni i vertici
dell’amministrazione comunale e il tecnico dovranno presentarsi in
Procura accompagnati da un avvocato e potranno esporre il loro punto di
vista sulla questione. (Il Messaggero, 02-07-2007)