TV, LATINA SPEGNE LA TELEVISIONE ANALOGICA

16/11/2009 di

Stamani è stato spento il segnale analogico di tutte le TV nella zona di Latina città e dintorni. Il passaggio al digitale interesserà l’intera regione Lazio, ad esclusione di parte della provincia di Viterbo, e Roma, prima grande capitale europea a diventare interamente digitale. Il processo di spegnimento di tutti i segnali televisivi analogici interesserà complessivamente 360 comuni laziali: 2,2 milioni di famiglie laziali per un totale di 5,4 milioni di cittadini.

«Per un migliore svolgimento delle operazioni – rende noto l’associazioen DGTVi, che riunisce tutti i broadcaster che offrono servizi gratuiti sul digitale terrestre – la regione è stata divisa in 4 aree tecniche». Lunedì 16 novembre (con alcune operazioni che continueranno sino al 18 novembre) passeranno integralmente al digitale la città di Roma e la Provincia (121 Comuni), la città di Latina e la provincia (33 Comuni).

Questa fase interesserà 2 milioni di famiglie per un totale di 4,6 milioni di individui. Dal 19 al 21 novembre toccherà invece ai 91 comuni della Provincia di Frosinone con 195.000 famiglie coinvolte e 497.000 individui. I 73 Comuni della Provincia di Rieti che comprendono 69.000 famiglie e un totale di 160.000 cittadini, effettueranno la transizione al digitale terrestre principalmente il 16 e 24 novembre.

Per quanto riguarda la provincia di Viterbo, lo Switch Off riguarderà 42 comuni su 60 (saranno escluse fra le altre Viterbo, Tuscania, Orte Bolsena, Capodimonte). I cittadini coinvolti saranno 130.000 e le famiglie 53.000 (il 60% circa del totale della provincia). Il passaggio nell’area di Viterbo avverrà il 16 novembre. Inoltre, nei quindici giorni di passaggio saranno interessati anche alcuni comuni della provincia di Terni (tra cui Orvieto), dell’Aquila (7 comuni), di Caserta (4) e di Ascoli Piceno (1). Per conoscere la data esatta di spegnimento del segnale nel proprio Comune, nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni (www.decoder.comunicazioni.it) un apposito motore di ricerca. In alternativa, è possibile chiamare il numero verde, 800.022.000, attivo dal lunedì al sabato, festivi esclusi, dalle 8.00 alle 20.00. «Le conversioni del segnale in televisivo in digitale -sottolinea inoltre DGTVi- saranno effettuate gradualmente a partire dalle ore 10,00 di ciascuna giornata. È quindi opportuno attendere che tali operazioni siano concluse, nel corso della giornata, per avviare le operazioni di risintonizzazione del proprio ricevitore».

L’associazione ricorda anche che sono ancora disponibili i contributi all’acquisto del decoder di tipo interattivo, istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni per agevolare la fascia di popolazione economicamente più debole, per età e reddito. Per usufruire di tale contributo, consistente in uno sconto di 50 euro per l’acquisto di un decoder di tipo interattivo, sarà sufficiente recarsi presso i rivenditori autorizzati che lo applicheranno direttamente ai soggetti che soddisfano tutti i seguenti requisiti: residenza in uno dei comuni coinvolti dallo Switch-Off; età uguale o superiore ai 65 anni (compiuti o da compiersi entro il 31/12/2009); reddito uguale o inferiore ai 10.000 euro (riferito alla dichiarazione dei redditi per l’anno 2007); prova dell’effettivo pagamento del canone televisivo dell’anno in corso. I soggetti interessati, inoltre, non dovranno mai aver usufruito di precedenti contributi all’acquisto del decoder per il digitale terrestre e dovranno, al momento dell’acquisto, presentare un documento di identità, il proprio codice fiscale e la ricevuta di pagamento del canone televisivo. Ulteriori informazioni sui contributi e sulle modalità di fruizione sono sul sito www.decoder.comunicazioni.it o al numero verde 800-022-000. L’associazione DGTVi segnala inoltre che «Adiconsum, nell’ambito del progetto DigitaleChiaro, affidatogli dal Consorzio LazioDigitale, nella giornata dello Switch Off della tv analogica nel Lazio, realizzerà nella giornata di lunedì 16 novembre, un corner »Help Decoder« a Roma alla Stazione Termini (lato Mura Serviane). I cittadini che hanno problemi ad installare il proprio decoder o a capirne il funzionamento possono portarlo presso l’Help Decoder di Adiconsum e ricevere assistenza gratuita dalle ore 11.00 alle ore 18.00».

Tutti i dubbi sul digitale terrestre

La televisione digitale in sigla TDT (o DTT, dall’inglese Digital Terrestrial Television), è la televisione terrestre rappresentata in forma digitale. Da un punto di vista tecnico infatti, il segnale televisivo è un’informazione elettronica e, in quanto tale, può essere rappresentato in forma analogica oppure in forma digitale. Anche la rappresentazione analogica è utilizzata per la televisione terrestre. Tale televisione terrestre è chiamata televisione analogica terrestre e, proprio per il tipo di rappresentazione utilizzata per l’informazione elettronica, si contrappone alla televisione digitale terrestre. Il digitale terrestre è il nuovo sistema di trasmissione di canali televisivi che utilizza il linguaggio digitale (lo stesso per intenderci dei computer, di internet e dei cellulari) come tecnica per garantire una maggiore e migliore diffusione del segnale televisivo. In concreto il digitale terrestre permette di diffondere più programmi televisivi rispetto al vecchio sistema analogico, offrendo canali e servizi interattivi con una qualità video e audio migliore oltre a contenuti locali specifici per ogni territorio.

Per poter vedere le trasmissioni in digitale terrestre, nel caso in cui non si voglia acquistare un nuovo apparecchio televisivo già predisposto alla ricezione del digitale terrestre, sarà sufficiente dotarsi di un decoder digitale (set top box) da collegare al proprio apparecchio televisivo verificando contemporaneamente lo stato e il corretto posizionamento della esistente antenna terrestre. Il Digitale Terrestre, come l’analogico, è gratuito ossia non è necessario pagare alcun tipo di abbonamento aggiuntivo rispetto al canone Rai TV mentre la visione dei canali a pagamento (canali pay) avverrà attraverso l’acquisto di una carta (smartcard) da inserire nel decoder.


Che cos’è e come funziona il digitale terrestre?
Il digitale terrestre è il nuovo sistema di trasmissione di canali televisivi che utilizza il linguaggio digitale (lo stesso per intenderci dei computer, di internet e dei cellulari) come tecnica per garantire una maggiore e migliore diffusione del segnale televisivo. In concreto il digitale terrestre permette di diffondere fino a cinque programmi TV, con canali audio e servizi interattivi aggiuntivi, contro un solo programma diffuso in analogico.

Come si ricevono i programmi trasmessi in digitale terrestre?
Il digitale terrestre viene trasmesso esattamente come l’attuale segnale analogico. Arriva, pertanto, a casa del telespettatore attraverso la comune antenna televisiva, senza bisogno d’installare specifici impianti o parabole. Per vedere i canali digitali con il proprio televisore analogico sarà sufficiente dotarsi di un decodificatore detto “decoder” o “set top box”. Per una piena fruizione delle possibilità offerte dalla TV digitale, il box deve essere interattivo.

Che cos’è un “decoder” (o “set top box”)?
Il decoder o set top box è un apparato che consente di ricevere il segnale e di utilizzare le nuove applicazioni associate ai programmi e ai canali televisivi. È dotato di un telecomando molto semplice, simile a quelli che già conosciamo. Ne esistono sostanzialmente di due tipi: quelli più economici (30 euro circa) per ricevere solo i canali gratuiti e quelli con lo spazio per le cam delle pay tv (che si attestano sui settanta euro). In arrivo quelli ad alta definizione.

Occorre cambiare il televisore?
No, non è necessario cambiare il proprio televisore. Basta una semplice apparecchiatura di adattamento, detta decoder o set top box. Per una piena fruizione delle possibilità offerte dalla TV digitale, il box deve essere interattivo. Da alcuni mesi sono poi presenti sul mercato televisori con sintonizzatore digitale integrato. Una legge dello Stato ha imposto da aprile 2009 la vendita in Italia esclusivamente di televisori con sintonizzatore digitale integrato.

Occorre cambiare la propria antenna terrestre?
No, nella maggioranza dei casi, non è necessario. Gli impianti di radioricezione per la televisione digitale terrestre sono identici a quelli usati per la ricezione analogica. In qualche caso, tuttavia, potrebbe essere richiesto il montaggio di un’antenna supplementare. E questo può avvenire, ad esempio, quando non si dispone già di un’antenna nella banda su cui è irradiato il segnale digitale.

Che cos’è e come avviene lo “switch off”?
Per “switch off”, dall’inglese “spegnere”, si intende il passaggio alla televisione digitale dall’attuale modalità di trasmissione analogica. Questa tecnica di trasmissione si basa sulla trasformazione del flusso delle immagini in un flusso di informazioni elementari digitali e viene ricevuta dagli utenti tramite l’ antenna tv che sta sul tetto delle case. Il flusso viene quindi elaborato (decodificato) dal “ricevitore digitale”, uno “scatolotto” – il decoder – che deve essere collegato al sistema di ricezione (antenna nel caso del digitale terrestre) e al televisore che giá abbiamo in casa.

Perché bisogna fare lo “switch off”?
È un indirizzo europeo; il tema della televisione digitale è inserito già da tempo nell’agenda politica dell’Unione Europea. Per il passaggio di tutti i Paesi membri alla televisione digitale è stato stabilito il 2012 come data ultima per la fase di transizione. L’obiettivo è mantenere competitivo il mercato dell’Unione. Per l’Italia lo “switch off” si configura come un’opportunità anche per il governo che ha l’occasione per razionalizzare le frequenze e realizzare il cosiddetto “dividendo digitale”.

Quando succederà nel Lazio?
Nel Lazio, così come per altre regioni previste che effettueranno la transizione al digitale quest’anno, le attività di passaggio sono state pianificate in due fasi: la prima, il 16 giugno scorso, ha riguardato il passaggio in tecnica digitale delle sole Rai2 e di Retequattro (il cosiddetto switch over). La seconda, ovvero lo spegnimento “switch off” di tutte le altre emittenti che trasmettono nel Lazio, è prevista dal 16 novembre gradualmente fino alla fine del mese. La zona di Viterbo è esclusa perché è servita dai ripetitori della Toscana e del Molise che spegneranno l’analogico nel 2012.