SANITÀ, FIALS: SOCCORSO SANITARIO A RISCHIO BLOCCO

13/11/2009 di

«Dopo la precettazione effettuata dal prefetto di Roma Pecoraro verso gli enti Ares 118 e Cri, per il proseguo del mantenimento del servizio e dei livelli occupazionali garantiti dalle convenzioni per il soccorso sanitario in urgenza gestito da Ares 118 e Cri nelle province di Roma e Latina non è ancora stata presa alcuna decisione per evitare un eventuale e parziale blocco del servizio». Lo dichiara in una nota Roberto Lazzarini responsabile dei rapporti istituzionali della Fials/Confsal del Lazio.

«La nostra organizzazione aspetta un segnale forte da parte delle istituzioni, che a tutt’ oggi tarda a venire, per garantire la prosecuzione funzionale dei servizi svolti ed affidati ad Ares e Cri altrimenti ci troveremo di fronte ad un grave atto di irresponsabilità, qualora non venissero rinnovate le convenzioni con l’Ente Croce Rossa Italiana – continua il sindacalista – Sono a rischio ben 16 postazioni (10 a Roma e 6 a Latina), 40 ambulanze e 176 operatori – medici ed infermieri – a rischio stipendio. Da 7 a 10 sono gli interventi che, ogni turno di servizio,ciascuna ambulanza svolge sul territorio di Roma che è diviso per ‘competenza territorialè tra Cri e Ares 118. Quali impegni saranno presi per garantire che i cittadini non paghino con il rischio della loro salute quello che nel prossimo futuro potrebbe rivelarsi come un grave disservizio, tenuto conto anche che la pandemia causata dal virus dell’influenza A H1R1 ha fatto duplicare le richieste di soccorso al servizio 118? Nessuno ci ha garantito il rinnovo dei contratti di quei lavoratori, che sono legati alle convenzioni e che oggi continuano a lavorare in proroga e quindi esposti a rischio licenziamento senza preavviso. Noi chiediamo un gesto di forte responsabilità delle istituzioni, per trovare un immediata soluzione a questo problema che veda inclusa anche la stabilizzazione definitiva del personale precario in servizio senza contratto».