Tia, ipotesi sconto del 10% per alcuni commercianti

Nel corso della seduta della Commissione comunale Bilancio, presieduta da Gianni Chiarato, sono state valutate le tabelle di coefficienti e indici di produzione rifiuti, con l’obiettivo di apportare eventuali modifiche entro il dicembre 2012 alle tariffe, in modo che il Piano economico e finanziario (Pef) e le bollette Tia del 2013 siano adeguate alle eventuali modifiche.
In particolare, il consigliere Cesare Bruni, d’intesa con il presidente Gianni Chiarato, ha proposto di dare mandato agli uffici comunali per effettuare una proiezione relativa ad una diminuzione del 10% delle bollette per alcune categorie commerciali: ortofrutta, pescherie, gelaterie, ristoranti, pizza al taglio, bar, caffè, pasticcerie, osterie, pizzerie, attività artigianali di produzione di beni specifici, al fine di consentire un alleggerimento verso tali categorie, su cui più rilevante è stata l’incidenza delle bollette negli anni scorsi.
“La proiezione – ha detto il presidente Chiarato – consentirà di capire quale sarà l’impatto, l’eventuale diminuzione del Pef del prossimo anno”.
Certo che stiamo proprio in mano agli Scienziati!!! Diminuire del 10% la TIA a chi produce più rifiuti e più reddito, lasciando fuori le categorie deboli e disagiate tipo anziani con pensioni al minimo e famiglie monoreddito…..senza parole stiamo proprio in mano ai delinquenti!!Scusate, ma non parlavate tutti e due di Destra Sociale…?? State lontani da queste parole.INCOERENTI che non siete altro…venitevi a fare un giro in centro e vedete i negozi a cui volete ridurre la TIA come hanno ridotto il centro città peggio di Napoli, con tutti i tipi di rifiuti ad ogni ora del giorno…ed una pizza costa minimo 5 euro ed un primo minimo 10 euro.VERGOGNA!!!…Voi ed i vostri AMICI Commercianti..che..piangono il morto e…fregano il vivo!!!!
Facciamo pagare a peso i quintali di cartoni e robaccia accatastati dai negozi a tutte le ore del giorno nelle vie del centro
120 € un costume, 15 € un aperitivo, 20 € un chilo di carne, 200 € un paio di pantaloni, 300 € un paio di scarpe e qualcuno…molti….. che abboccano sempre all’amo
Perchè scrivete sempre cazzate !!! Un bar di 48 mq paga circa 1.400 euro di Tia annuale e produce al massimo 2 kg di fondi di caffè. Il vetro, le lattine e la carta vengono riposti negli appositi contenitori per la differenziata. Dovremmo essere premiati e non tartassati. Inoltre un aperitivo a 15 euro a Latina lo pagano i “piacioni” nei locali che prediligono per farsi vedere con il calicetto i mano. La media di un aperitivo a Latina è fra i 2,00 ed i 3,00 euro. SVEGLIATEVI e invece di sputare sentenze documentatevi !!!!!!!!!!!! Mi sono veramente stufato di sentire sempre la solita musica !!!!!!
Direi clientelare- Chi più produce rifiuti meno paga. Siamo già in campagna elettorale. Mi ricorda il B- dell’ultimo secondo alla chiusura….. niente più Ici.
Ora ne stiamo pagando il doppio.- Si vota come sudditi.
Questo merita Latina.
Un aperitivo e noccioline grazie……….8 Euro.anche per vista su strada e controllo auto in doppia fila….. .
Da qualche tempo passeggio a piedi in zona pub, mai visto uno scontrino a terra, solo bottiglie, bicchieri e tanta ” munnezza”.
Strano, Ora pagheranno i residenti ” visto lo sconto.
per correttezza dovrebbe esere un costo di smaltimento non una tassa, cioè pagare in base alla quantità dei rifiuti prodotti, visto che gli appalti vinti ed assegnati alle ditte specializzate per smaltirli si basano sul quantitativo dei rifiuti da trattare in discarica.
Ma siamo in Italia dove tutto è il contrario di tutto.