UN VIRUS INFORMATICO NEGLI ATTI DEL PROCESSO LAZIAL FRESCO

23/10/2009 di

Un virus informatico ha rischiato di danneggiare la documentazione del processo “Lazial Fresco”. E’ stato scoperto esaminando i cd con gli atti della maxi inchiesta richiesti da uno dei difensori, l’avvocato Maria Antonietta Cestra. I cd erano stati infestati con un virus del tipo “cavallo di Troia”. Si tratta di virus che all’apparenza sembrano programmi utili ma che in realtà contengono dati che possono compromettere la sicurezza del sistema e causare seri danni. Un “cavallo di Troia” informatico in genere si diffonde attraverso un messaggio di posta elettronica contenente un allegato, dunque bisognerebbe capire come è potuto arrivare nei cd agli atti di un processo. Il virus è stato comunque isolato ed eliminato.