AMORE MOLESTO: ARRESTATO UN 21ENNE PER STALKING

26/09/2009 di

Un giovane 21enne di Sonnino è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di stalking ai danni di una ragazza di Maenza. Si tratta di una studentessa che il ragazzo aveva conosciuto ad una festa a Latina. I due non hanno mai avuto una relazione stabile ma lui è rimasto evidentemente colpito tanto da farne una ossessione, con tanto di telefonate, pedinamenti e striscioni appesi davanti alla casa della ragazza. Un comportamento molesto che, secondo l’accusa, rientra nella tipologia dello stalking.


Cos’è lo stalking. E’ l’insieme di quegli atteggiamenti tramite i quali una persona infligge una sorta di persecuzione nei confronti di un’ altra.
Solitamente le vittime della molestia sono donne, soggette a “violenza” psicologica da parte di un uomo che, nella maggior parte dei casi, è il suo partner, oppure una persona conosciuta, come un ex – convivente, un ex fidanzato che è stato allontanato dalla vittima stessa. Questo fenomeno può essere anche messo in atto da un persona sconosciuta o con cui si sono avuti anche brevi contatti, un rapporto di lavoro o una conoscenza breve. Lo stalking è stato inserito da breve, con un progetto di legge, nel codice penale (art. 612 bis c.p.) ed, dunque, previsto come un reato. Questo fenomeno è definito da un insieme di comportamenti come pedinamenti, appostamenti, lettere anonime, telefonate, sms ed intrusioni continue nella vita privata e lavorativa di una persona. Tali atteggiamenti sono a carattere continuativo e sono l’espressione della violazione della libertà di una persona. Le motivazioni per cui uno stalker mette in atto questi comportamenti sono varie: ad esempio perché caratterizzato da psicopatologie gravi.

Alcuni comportamenti possono manifestare il desiderio, da parte dello stalker, di rallacciare rapporti con la vittima o di cominciare una nuova relazione– atti che poi sfociano in atteggiamenti davvero ossessivi – oppure sono semplici manifestazioni di gelosia. Altri comportamenti sono vendicativi nei confronti della vittima, per torti subiti o solo percepiti da parte del molestatore. La pena per lo stalker va dai ai sei mesi ai quattro anni ed è inasprita se il molestatore è un partner o un recidivo o quando le vittime sono delle minorenni. Rispetto ad altri tipi di molestie lo stalking, per essere definito tale, deve essere caratterizzato dalla continuità di tali atteggiamenti che perdura da un periodo di almeno 4 settimane con un numero minimo di 10 manifestazioni di molestia che possono essere dirette – come vicinanza fisica in pubblico – oppure indirette – come telefonate ed appostamenti.

Questi ripetuti atteggiamenti del molestatore comportano nella vittima stress che impedisce il normale svolgimento della propria esistenza.
Studi effettuati da esperti che hanno fatto approfondito questo fenomeno, sottolineano che le caratteristiche maggiormente diffuse tra gli stalker sono:

– Conoscenza della vittima;
– Insicurezza nel vivere la relazione interpersonale;
– Manipolazione affettiva;
– Sensibilità al rifiuto e all’abbandono.