RIFORMA GELMINI, CISL: ECCO L’IMPATTO SULLE SCUOLE DI LATINA
Il segretario della CISL di Latina, Pasquale Verrengia, traccia un bilancio sulla riforma del ministro Gelmini e sull’impatto che sta avendo sulle scuole di Latina. «In Provincia di Latina, in un anno – spiega Verrengia – abbiamo perso in totale 235 posti di lavoro, passando da 2866 a 2631 contratti a tempo determinato, l’8,2% in meno». In realtà, ci sono molte differenze tra le varie tipologie di lavoratori. Un discorso a parte meritano gli insegnanti precari di asili e scuola primaria. Qui si registra un aumento significativo: in un anno si passa da un totale di 99 a 240. L’incremento si concentra, essenzialmente, nel comparto “infanzia” (+770%), mentre si dimezzano quasi i maestri elementari (76 contro 40).
«La pochezza delle cifre relative alla scuola primaria – chiarisce Verrengia – stanno comunque a dimostrare il sostanziale fallimento della politica del “maestro unico”. Ben altri sarebbero stati i numeri se davvero le famiglie avessero accolto in massa l’invito, implicito nella proposta della Gelmini, di scegliere l’orario settimanale “corto”. Le note più dolenti, visti i numeri, sono quelli che riguardano le scuole superiori: se nel 2008-2009 gli insegnanti a tempo determinato della Provincia erano 1029, nel presente anno scolastico sono scesi a 696 (-32%). «Una vera e propria ecatombe di posti – commentano dalla CISL – concentrata soprattutto nelle materie tecnico-scientifiche (-38%). Infine, il personale non-docente. Si passa, in totale, da 720 a 654 (-9,2%) operatori.
Intanto il consigliere del Pd Giorgio De Marchis denuncia il caos negli asili: nel 2009 i nido del capoluogo hanno subito i tagli previsti nel Bilancio di Previsione. La lista d’attesa ha raggiunto il livello delle 250 unità, spesso si tratta di bambini appartenenti a famiglie con un livello reddituale medio basso. Mentre le strutture private mantengono prezzi proibitivi.