CIRCEO, GIUDICE SI RISERVA SU LIBERTÀ VIGILATA PER GIANNI GUIDO
Il giudice di sorveglianza di Roma si è riservato oggi di decidere se Gianni Guido, uno dei tre massacratori del Circeo, tornato in libertà il 25 agosto scorso dopo aver scontato la pena per l’omicidio di Rosaria Lopez e quello tentato di Donatella Colasanti, debba essere sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni.
Al vaglio del giudice Enrico Della Ratta Rinaldi, lo stesso che ha ratificato il ‘fine penà per Gianni Guido, c’è una richiesta di applicazione di tale misura cautelare avanzata dalla procura di Roma nell’aprile del 2008 quando il 54enne, ex amico di Angelo Izzo ed Andrea Ghira, fu affidato ai servizi sociali. Il giudice, in sostanza, deve valutare se Guido, che per il massacro del Circeo ha condannato a 30 anni di carcere e che oggi non era in aula, sia socialmente pericoloso. In caso affermativo gli potrebbe essere inflitto l’obbligo di firma o di rientrare nel domicilio ad un orario prestabilito. Contro l’eventuale applicazione della libertà vigilata si è opposto l’avvocato Massimo Ciardullo, difensore di Guido, il quale ha rivendicato il percorso di riabilitazione fatto dal suo assistito sia durante la detenzione in carcere, sia come addetto ai servizi sociali.