CASO CONAD, ASSESSORE CALVI: LA DELIBERA E’ LEGITTIMA

19/09/2009 di

di MARCO CUSUMANO *

Alessandro Calvi non ci sta e rispedisce ai mittenti le critiche sul “caso Conad” e sulla licenza-lampo concessa dal Comune per il nuovo supermercato in via Ezio. «E’ un atto trasparente, legittimo e direi perfetto. Mi stupisce che vengano innescate tali polemiche nel momento in cui molte aziende chiudono o rischiano di chiudere, specialmente nel settore del commercio». Calvi spiega di aver agito, in Giunta, «nel pieno rispetto delle regole e con la volontà di agevolare una legittima attività imprenditoriale».


«Il Conad – spiega l’assessore al Commercio – aveva tutte le carte in regola per la licenza che ha ottenuto in maniera legittima, senza alcun favore da parte di nessuno. Abbiamo semplicemente recepito una delibera regionale del 2002 a cui gli imprenditori, tra l’altro, hanno fatto esplicito riferimento. Inoltre l’aumento della superficie è stato limitato al 12% e non al 15% come prevede la norma. Tutto potrà comunque essere oggetto di verifiche e di eventuali piccoli cambiamenti quando si tratterà il nuovo piano del commercio, ma di certo il mio assessorato agirà nell’ottica dell’obiettivo della cosiddetta “impresa in un giorno” nel pieno rispetto della libera iniziativa e del sostegno alle attività produttive. Il Conad, se proprio dobbiamo parlare del caso specifico, ha portato a Latina milioni di investimenti che si traducono anche in nuovi posti di lavoro. Noi l’economia la sosteniamo senza fare favori a nessuno, né tanto meno dispetti. Chi dice il contrario sbaglia di grosso. Di certo la delibera non sarà ritirata». E rispetto agli imprenditori che hanno presentato domanda prima del Conad, come sostiene la Federdistribuzione, l’assessore replica: «Al momento mi risulta una sola domanda pendente. Noi, in ogni caso, guardiamo le carte e la presenza dei requisiti. Nulla di più».

La Confcommercio però va avanti: «Riteniamo l’atto illegittimo – spiega Italo Di Cocco – e abbiamo già chiesto un incontro per lunedì. Spero che il Comune ritiri la delibera e si arrivi finalmente a una discussione complessiva del piano del commercio». Giorgio De Marchis, segretario del Pd e membro della Commissione commercio, attacca: «Presenterò un’interrogazione su questa vicenda. Non è possibile fare ancora della demagogia sbandierando i posti di lavoro in maniera strumentale. La verità è che a Latina è tutto possibile, è una città priva di regole. E nell’anarchia c’è sempre qualcuno che alla fine ci guadagna. Come al solito, in occasione delle nuove aperture, i nodi vengono al pettine e ci si trova di fronte a un nuovo caso. Verificheremo le carte e poi agiremo di conseguenza». (* Il Messaggero 19-09-2009)