Goodyear, i familiari incontrano il presidente Moffa

10/05/2012 di
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Una delegazione dei familiari degli ex dipendenti Goodyear, deceduti a causa delle sostanze nocive alle quali sono stati esposti all’interno dello stabilimento di Cisterna, accompagnati dagli avvocati delle parti civili (Michela Luison, Luigi Di Mambro, Mario Battisti, Daniela Monteriù, Luca Petrucci e Cristina Michetelli) hanno incontrato a Montecitorio il presidente della Commissione Lavoro Silvano Moffa che si era già dimostrato sensibile alla questione degli operai Goodyear con una risoluzione della Commissione Lavoro del settembre 2010 approvata all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari.

Il presidente Moffa si è impegnato ad ottenere un incontro con il Governo alla presenza della multinazionale e dei rappresentanti degli operai, se necessario coinvolgendo l’intero parlamento attraverso una discussione in Aula.

Sono stimati in circa 200 gli operai deceduti per tumori conseguenti all’amianto e alle altre sostanze tossiche utilizzate dalla Goodyear per produrre pneumatici, in quasi totale assenza di idonee misure di protezione. Pendono ormai diversi processi a carico degli ex dirigenti Goodyear, processi divisi in tre tronconi: il primo, che ha già visto condanne per complessivi ventuno anni di reclusione inflitti agli ex dirigenti, dovrebbe concludersi il 6 giugno 2012 davanti la prima sezione della corte d’appello di Roma.

Nel frattempo sono già fissate anche altre due udienze –Roma e Latina- per i mesi di luglio e novembre 2012, sempre con l’imputazione di omicidio colposo plurimo aggravato.

“A differenza di altre aziende, come ad esempiola Michelinche ha già ammesso le proprie responsabilità ed ha risarcito i familiari delle vittime, – spiegano i legali – ad oggi non vi è ancora una chiara disponibilità della Goodyear (che ha beneficiato per decenni delle agevolazioni della Cassa per il Mezzoggiorno) a rifondere i danni provocati dal ciclo di produzione delle gomme.