MOSCARDELLI: PD UNITO CON MARRAZZO. FORTE IRONIZZA SULLE NOMINE

18/09/2009 di

«Siamo al termine della legislatura e le nomine dei nuovi assessori nascono dalla necessità di sostituire tre autorevoli esponenti del Pd eletti al Parlamento europeo. Tuttavia si poteva cogliere l’occasione per dare rappresentanza in Giunta anche alle province di Latina e Rieti». Lo dice in una nota Claudio Moscardelli, vice capogruppo del Pd alla Regione Lazio.


«In tutti i territori provinciali il governo regionale ha prodotto uno sforzo straordinario in termini di risorse e infrastrutture – aggiunge -, in coerenza con il progetto di sviluppo dell’intero Lazio di cui il Presidente Marrazzo e il centrosinistra si sono fatti interpreti. La sostituzione dei tre assessori poteva servire per dare un segnale politico positivo in territori su cui c’è stato un deficit di attenzione«.

Per Moscardelli »il presidente Marrazzo, nel fare le sue scelte, ha potuto contare sull’unità e sul sostegno del Gruppo regionale del Partito Democratico e dell’intera coalizione. L’unità e il sostegno all’azione di governo – spiega – sono infatti fondamentali per affrontare e vincere le elezioni regionali. Dispiace – continua l’esponente del Pd – che la collega Laurelli non abbia potuto ricoprire l’incarico di governo proposto in rappresentanza di realtà e sensibilità importanti. Meritano rispetto e considerazione le ragioni di questa scelta. Il senso di responsabilità e l’unità da tutti dimostrata in questa fase consente ai nuovi assessori, a cui vanno gli auguri di buon lavoro, alla Giunta e al Presidente, di dedicarsi con determinazione ad affrontare alcuni temi di grande importanza per i cittadini del Lazio«. »Con i nuovi assessori – dice ancora Moscardelli – la coalizione si rafforza e i partiti di maggioranza possono lavorare nella direzione di una proposta di governo per il Lazio ancora più forte. L’attenzione sull’efficacia delle misure anticrisi, il Piano sanitario regionale, il piano energetico, la delibera per gli Ato per la gestione del ciclo dei rifiuti, la legge per i precari, la prosecuzione del programma infrastrutturale e le politiche del welfare, impegnano la maggioranza a lavorare in modo serrato nei mesi che mancano alle elezioni. La riforma della legge elettorale è poi un punto qualificante e necessario che maggioranza ed opposizione si sono impegnati ad affrontare in Consiglio Regionale in tempi rapidi. Questo quadro impegnativo per il centrosinistra e per il Consiglio – conclude Moscardelli – vedrà il Pd unito a sostegno del presidente Marrazzo«.

FORTE: E L’UDC SAREBBE IL PARTITO DELLE POLTRONE? «In quattro anni e mezzo il centrosinistra ha nominato 3 presidenti del consiglio regionale e, in totale, ben 26 assessori. E poi ci vengono a dire che l’Udc è il partito degli assessori e delle poltrone». Lo dichiara in una nota il capogruppo regionale dell’Udc Aldo Forte che così commenta le nuove nomine del presidente della Giunta. «Non è stato fatto un semplice rimpasto, perché oltre ai tre nuovi assessori c’è stato un vorticoso spostamento di incarichi di giunta con il quale, di fatto, a pochi mesi dalle elezioni regionali, viene inaugurato il Marrazzo – bis – continua – Le scelte operate sono però frutto di logiche spartitorie e lotte intestine alle quali l’Udc, pur essendo stato invitato, si è sottratto, dimostrando ancora una volta di non esser interessato alle poltrone. In questo ‘valzer’ di nomine è amaro constatare, ancora una volta, come la provincia di Latina, nonostante sia per popolosità la seconda provincia dopo Roma, venga considerata l’ultima ruota del carro, quasi fosse una terra estranea alla Regione Lazio. Che Latina e la sua provincia non siano nelle grazie di questo governo regionale è cosa risaputa. Senza andare troppo indietro nel tempo basta ricordare le recenti vicende dell’aeroporto o dei mondiali di nuoto. L’esclusione dal rimpasto di Giunta di un esponente della provincia di Latina rappresenta l’ennesimo schiaffo al territorio pontino da parte del presidente Marrazzo e speriamo che la nomina di Luigina Di Liegro, che ha la nostra stima, non venga fatta passare quale garanzia per la provincia di Latina solo perché la sua famiglia è natia di Gaeta».

«Quando l’Udc – conclude Forte – si dice interessato per il futuro solo a progetti politici legati ad una forte discontinuità , parla anche di un governo regionale che sia in grado di riconoscere pari dignità a tutte le province e che eserciti la sua funzione istituzionale volta a realizzare il giusto equilibrio tra i diversi territori. In questo, sia Storace che Marrazzo hanno fallito».