DAVOLI: ECCO PERCHE’ SERVE UN NUOVO OSPEDALE
di FRANCESCO DAVOLI *
Dopo le affermazioni del presidente della commissione regionale della sanità, Luigi Canali, in seguito alla breve visita effettuata al S. Maria Goretti in cui affermava che nel piano sanitario non è prevista nessuna nuova struttura e la risposta del nostro Sindaco, Vincenzo Zaccheo, promotore e convinto assertore di tale progetto che ribadiva la necessità di un vero e proprio Policlinico di cui si è già discusso in consiglio comunale con un impegno unitario di tutte le forze politiche, ribadito nei giorni scorsi dal Segretario comunale del PD, Dott. Giorgio de Marchis, si ritiene necessario e utile intervenire per illustrare le ragioni tecniche di una decisione, ponderata negli anni, che dovrà trovare spazio nel documento unitario in via di approvazione nella conferenza di sindaci del prossimo 08/09/09 e nel piano sanitario regionale.
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Stabilito che l’ospedale civile S. Maria Goretti è DEA di secondo livello per il basso Lazio con un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti a cui si aggiungono ulteriori territori (Anzio, Nettuno e Velletri) ciò significa che deve essere in grado di dare una risposta efficiente per tutte le emergenze-urgenze e per far questo è fondamentale la coesistenza in un’unica sede di tutte le unità operative che solo cooperando possono consentire la soluzione positiva di una emergenza ( es. di fronte ad una dissecazione aortica U.T.C. , emodinamica, cardiochirurgia devono operare insieme ciò che attualmente non è possibile).
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E’ indubbio, poi, che gli spazi attualmente fruibili del S. Maria Goretti non sono in grado di rispondere alle necessità di unità operative con degenti (vedi fenomeno ancora esistente dei letti aggiunti) né alle necessità dei servizi costretti in spazi angusti (vedi radiologia, emodinamica) ne alla piena utilizzazione degli ambulatori per gli esterni, che per determinate prestazioni strumentali devono ricorrere alla struttura ospedaliera.
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Una nuova struttura si rende necessaria per poter consentire la presenza e una normale e completa attività delle unità operative universitarie. Abbiamo sempre ritenuto che la facoltà di medicina può e deve essere un valore aggiunto nel rispetto però dei ruoli e delle diversificate competenze ma tutto ciò non è statop ancora possibile nell’ambito del S. Maria Gorettii. Nonostante l’impegno del direttore sanitario di presidio e dei capi dipartimento ci si rende conto della mancanza attuale di spazi sufficienti.
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Altro elemento a supporto della necessità di una nuova struttura è l’attuale sede del S.Maria Goretti, al centro della città non facilmente raggiungibile dalle varie porte di entrata del capoluogo con ritardi di arrivo al PS che per alcune emergenze possono essere fatali. La mancanza di adeguati parcheggi rendono difficoltosa la viabilità dalle 8 alle 20.
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La nuova struttura è fortemente voluta ed è fondamentale per assicurare l’adeguata assistenza agli abitanti di una vasta area del nord della nostra provincia, si tratta di oltre 120.000 persone che spesso rinunciano ad usufruire delle prestazioni del S. Maria Goretti rivolgendosi a strutture romane e che sarebbero, invece, gratificate dalla realizzazione di un policlinico in una sede peraltro già individuata con il consenso di tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale. Trattasi di territorio quasi per intero comunale, facilmente raggiungibile non solo dagli abitanti di Aprilia e Cisterna ma anche da territori limitrofi della provincia di Roma (Anzio, Nettuno e Velletri) e ciò è soprattutto importante in caso di emergenze che richiedono il DEA di secondo livello.
Si ricorda che il progetto della nuova struttura è stato ampiamente condiviso da tutte le forze politiche sia in passato che attualmente (vedi le dichiarazioni del segretario del PD Dott. De Marchis), è stato recepito e ritenuto valido dai direttori generali della ASL LT che si sono succeduti negli ultimi anni (Dott. Battigaglia, Dott. Petti e Dott.ssa Coiro).
Ritengo quindi fondamentale ribadire nel documento a conclusione della conferenza dei Sindaci tale richiesta, chiedendo che venga ufficialmente inserita nel decreto commissariale in via di revisione del Presidente, Piero Marrazzo. (* esponente del PDL)