PONZA, FARE AMBIENTE PROPONE RIVOLUZIONE ENERGETICA
«Dopo l’increscioso incidente accaduto alla centrale elettrica a combustibile dell’isola di Ponza che ha visto lo sversamento di gasolio in mare, FareAmbiente Movimento ecologista Europeo, già riconosciuto dal ministero dell’Ambiente, e LatinaSostenibile, laboratorio territoriale del Movimento, lanciano un grido di allarme per le conseguenze che questo incidente potrebbe causare alla piccola isola Pontina, perla del mediterraneo, che già più volte questa stagione estiva è salita alla ribalta delle cronache per questioni che non rendono giustizia alla bellezza naturalistica dell’isola». È quanto si legge in una nota di FareAmbiente.
Maurizio Patarini e Piergiorgio Benvenuti, esponenti del Movimento invitano «le autorità competenti a far luce sull’accaduto, sanzionando le eventuali responsabilità, e lanciano l’idea di rendere l’isola di Ponza autonoma per i fabbisogni energetici creando un esempio di rivoluzione ecologica. Già in passato la centrale elettrica a gasolio oramai datata e superata ha creato delle preoccupazioni agli abitanti dell’isola, per evitare ulteriori danni all’ambiente è giunto il momento di porre rimedio in modo definitivo all’approvvigionamento energetico dell’isola».
«Oggi – proseguono i due esponenti di Fare Ambiente – la tecnologia ci consente di studiare delle soluzioni sostenibili, con studi appropriati, che consentirebbero di alimentare l’intera isola di Ponza con impianti da fonti rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico alle maree e moto ondoso, biodisel ricavato da alghe, molteplici sono gli esempi di isole sostenibili in tutto il mondo. Esistono – aggiungono – anche strumenti economici che consentirebbero il ritorno dell’investimento attraverso i crediti di CO2, cioè quei pagamenti sostenuti dalle aziende che producono energia a favore dei produttori di energia rinnovabili. Gli elementi ci sono tutti basta solo lungimiranza nelle scelte di politica energetica e voglia di fare».