Rapina con sparatoria al distributore, arrestati i due banditi: le immagini

20/04/2012 di
FOTOGRAMMA 1

Carlo Peluso e Daniele Nardone, entrambi di 31 anni, sono stati arrestati per la rapina con sparatoria in un distributore sull’Appia. Ha cercato di opporsi a una rapina e per questo un benzinaio è ora in gravi condizioni dopo essere stato colpito da alcuni colpi di pistola esplosi da due rapinatori. È finita così nel sangue nel sangue una rapina avvenuta al distributore di benzina “Fiamma 2000” lungo la via Appia, nel territorio di Sezze, in provincia di Latina.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze la polizia è riuscita in meno di due ore ad arrestare i responsabili. I due rapinatori, pistola in pugno, si sono presentati in sella a uno scooter, con caschi integrali e passamontagna sulla testa. Hanno raggiunto gli uffici dell’area di servizio e con la minaccia della pistola si sono fatti consegnare dal benzinaio il denaro contenuto in cassa, un bottino di circa 2mila euro.

Ma proprio quando stavano per rimontare in sella per fuggire, il benzinaio, un ragazzo di 26 anni, ucraino, ha tentato un’inaspettata reazione. Insieme ad un amico, suo connazionale, che in quel momento si trovava nell’area di servizio, prima ha cercato di afferrare uno dei rapinatori, poi ha lanciato nella direzione dello scooter in fuga una sedia e un estintore. Un gesto che ha scatenato la follia dei due uomini. Cinque colpi sono partiti da una calibro 7,65, uno dei quali ha raggiunto il 26enne (L.P.) all’addome e un altro ha ferito alla gamba sinistra l’amico, di 36 anni (K.V.).

I due rapinatori hanno proseguito la loro fuga, dopo aver abbandonato lo scooter poco lontano dal distributore. La caccia all’uomo è durata meno di due ore: dalla statale Appia si è conclusa poco lontano dal centro di Latina, dove entrambi sono stati individuati e arrestati dalla squadra mobile e dalla volante. In manette, per rapina e tentato omicidio, sono finiti Carlo Peluso e Daniele Nardone, entrambi 31enni e già noti alle forze dell’ordine e gravati da precedenti per rapina.

Il primo ha tentato la fuga ma è stato rintracciato poco dopo in casa di una parente, negli appartamenti popolari di via Helsinki, dove si era rifugiato. Il secondo è stato invece rintracciato nel suo appartamento in zona Campo Boario, dove gli investigatori, guidati dal vicequestore Cristiano Tatarelli, hanno ritrovato anche la calibro 7,65 usata per il colpo. Le indagini-lampo sono state supportate grazie alle testimonianze raccolte e ai filmati dell’impianto di videosorveglianza che ha immortalato la sequenza della rapina. Il 26enne si trova ora in gravi condizioni all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

LE FOTO DELLA RAPINA:

  1. Ennesima dimostrazione che a latina non si scherza… Piu’ presenza dello STato sul territorio per salvaguardare incolumita’ di noi cittadini e’ l’auspicio di ognuno di noi.

  2. Non solo ai campi de Bistecca, so atterrati pure sopra campo boario, al campo sportivo proprio..

  3. pazzi ma nn sono zingari………cmq la polizia a fatto vedere che ci sono anzi mai come adesso complimenti alla polizia che sono una bella squadra seria nel loro lavoro e con tenacia quando ce nè bisogno,ovviamente complimenti ai carabbinieri che in questi arresti hanno collaborato insieme alla questura

  4. Complimenti ovviamente a tutti gli uomini messsi in campo e per il pronto intervento, pero’ viste l’escaletion di rapine che ultimamente imperversano nel nostro territorio ormai all’ordine del giorno il Sign. Prefetto che lui e la prima istituzione a tutela tel territorio e dei cittadini dovrebbe fare una richiesta al ministero dell’interno con piu’ mezzi a disposizione e piu’ uomini perche’ la prevenzione e la prima cosa in tutto, posti di blocco e controlli a tappeto, e naturalmente il Governo stesso dovrebbe mettere piu’ fondi a tutela delle forze dell’ordine vigili del fuoco sanita’.

  5. La situazione è preoccupante………Mi auguro in una punizione esemplare a queste me***acce Auguri ai feriti

  6. i soliti nomi ma non la solita galera, escono subito e voilà……. aspettiamo che ci scappi il morto, signori “giudici” ?

  7. complimenti alla polizia di stato per aver tolto in pochissimo tempo questa gentaglia dalla circolazione.

  8. ….gira che ti rigira i nomi sono sempre quelli! ma perchè non si adotta il sistema della galera a punti, come per la patente? La prima condanna è per la pena prevista, la seconda raddoppia e così via in multiplo, come per le potenze in matematica: dopo 3-4 reati ci togliamo dai piedi questi esseri e ripuliamo veramente la città!.

  9. una cosa che ho notato su molti, troppi commenti riguardanti fatti di cronaca qui su LT24ore, e’ che in tanti puntualmente se la prendono coi giudici.

    io non metto in dubbio che ci siano mele marce anche in quella categoria, pero’ da li’ a demonizzarli tutti come unica causa di mancate condanne, domiciliari facili e pene ridotte per i delinquenti di turno e’ assurdo.

    quello che vedo scritto qui e’ la prova tangibile di 15 anni di lavaggio del cervello berlusconiano. ve lo ricordate, si’, quello che ci toccava sorbire 24/7 dal nano su giudici e magistrati?

    peste e corna da chi il sistema giuridico in italia lo ha invece destabilizzato ed indebolito in maniera quasi del tutto irreparabile per gli interessi suoi e della sua cricca di faccendieri.

    il sistema non funziona a monte perche’ cosi’ e’ stato deciso in parlamento e i giudici si trovano nella scomoda posizione di esecutori di una giustizia dalle mille scappatoie oltre che dai tempi burocratici lunghissimi e tempi di prescrizione cortissimi.

  10. soliti nomi e tutti legati trà loro,entrambi napoletani,dove non sono i zingari ci sono loro,ma vela siete mai immaginata stà città come sarebbe stata senza zingari e napoletans???Comunque grazie a tatarelli,per quanto riguarda la legge stì due tip sonoi pluri condannati in passato e poca galera scontata

  11. Ma cè l’avete un sindaco a Latina? O pensa solatanto a sistemare i suoi amici e tagliare i nastri alle manifestazioni. Dove cè un destroide a comandare cè sempre confusione.

  12. campani o no, zingari o no! rimane il fato che gia’ pregiudicati, con precedenti penale per rapina avevano la possibilita’ di deenere un arma, a questi bisogna stargli con il fiato sul collo, ci vuole lo stato di polizia, bisogna stressarli gli deve passare la voglia, W Cristiano Tatarelli sempre

  13. Beh…noto che in molti si sono resi conto che la POLIZIA a Latina c’è…ne sono felice e grato…ed è anche per questo che venerdi pomeriggio…per me è stata una sfida da vincere assolutamente in nome dei cittadini onesti!!! Chiedo solo ai latinensi di cercare di collaborare di piu con noi (non è impossibile) ! grazie.

  14. Per prima cosa vorrei dire che la politica non centra niente con le forze dell’ordine, ma ha altre colpe.
    Questi sono due banditi veri, da quello che so è che sono stati più anni in galera che fuori.
    Il problema è la legge italiana che permette a questa gente di rimanere fuori.

  15. Che faccia che ha carlo,ride…c è da piangere! Se un dio esiste gli chiedo come mai tanti bravi ragazzi muoiono e questi restano…ovviamente non sto augurando la morte a nessuno dei 2…soltanto che certe persone sono nocive x la società!