ASER, CACCIA AL TESORO DA 18 MILIONI DI EURO

02/08/2009 di

di GIORGIO NARDINOCCHI *

Caccia grossa al tesoro dell’Aser. I segugi della Digos della questura di Latina sono alla ricerca di 18 milioni di euro. Tanti sarebbero i soldi che l’Aser avrebbe dovuto investire nel verde urbano, come prevedeva il contratto con il Comune di Aprilia. Nei conti correnti bancari sequestrati dal sostituto procuratore Raffaella Falcione, però, pare siano stati trovati solo 4 milioni di euro. Ne mancano all’appello 14 da scovare.


Anche il Comune è alla ricerca del tesoro. Dal 2006 l’Aser non ha versato nelle casse comunali 14 milioni e 600 mila euro. Secondo i conti fatti dal nuovo assessore alle finanze Antonio Chiusolo, nel 2008 l’Aser avrebbe versato solo 4,9 milioni di euro. Mentre nel 2009 ha dato solo un milione e mezzo. «Sono andato in banca l’altro giorno – racconta Chiusolo – e dell’ultima rata di luglio non è stato ancora versato neanche un euro».
Tutte queste somme che mancano all’appello sono soldi versati dai cittadini di Aprilia che potevano essere spesi per rifare le strade oppure per mettere in sicurezza le scuole che cadono a pezzi; e invece non si sa dove sono finiti.

Gli investigatori della Digos comunque non molleranno l’osso e neanche gli attuali amministratori comunali che sono stati gli unici politici apriliani che in questi anni si sono sempre opposti all’Aser. Alcuni di loro hanno anche subito denunce e si sono dovuti difendere in tribunale per la loro azione di opposizione come consiglieri comunali.
Ora però il punto è un altro: Digos, Procura di Latina e amministratori comunali riusciranno a far rientrare i soldi nelle casse del Comune? La Digos e la magistratura hanno gli strumenti per cercarli ovunque siano stati depositati: in beni mobili o immobili. Il Comune ha un solo modo: rivalersi sulla società finanziaria, la Fingeneral, con cui Tributi Italia ha sottoscritto la polizza fidejussoria che garantisce fino a 11 milioni di euro. La richiesta di escussione è stata presentata alcuni giorni fa dal sindaco D’Alessio. Nel frattempo però è stata trovata una lettera che dimostra un po’ l’andazzo di questi anni. L’assessore Chiusolo appena arrivato ha scoperto, infatti, che la Fingeneral aveva avvisato il Comune che presso la sua sede erano arrivate già altre richieste di escussione da parte di Comuni che lamentavano analoghe inadempienze di Tributi Italia rispetto alle obbligazioni garantite. Quindi Fingeneral esortava il Comune di Aprilia a fare i suoi passi prima che fosse troppo tardi. Nessuno dei vecchi inquilini di piazza Roma, però, ha mosso un dito. (* Il Messaggero 02-08-2009)